Franchising in Italia: un modello di business che attrae sempre più imprenditori

Nel panorama economico italiano, in continua evoluzione e segnato da una crescente instabilità, il franchising si conferma una delle soluzioni imprenditoriali più scelte da chi desidera mettersi in proprio. Questa formula, che unisce l’indipendenza dell’imprenditore alla forza di un marchio già affermato, rappresenta oggi un’alternativa concreta per chi cerca un’attività sicura, strutturata e con prospettive di crescita.

In Italia, i numeri parlano chiaro: il giro d’affari del franchising supera i 29 miliardi di euro, con oltre 1.000 marchi attivi e più di 60.000 punti vendita affiliati. La tendenza è in costante crescita, nonostante le difficoltà imposte prima dalla pandemia, poi dalla pressione inflazionistica e dalla crisi dei consumi.

Ma quali sono i fattori che rendono il franchising così attraente? E, soprattutto, quali sono i franchising più redditizi in Italia?

Un modello che funziona

Il successo del franchising si basa su un principio semplice: il franchisor, ossia l’azienda madre, concede in uso il proprio marchio e il proprio modello di business a un imprenditore indipendente, il franchisee, che si occupa di gestire l’attività seguendo le linee guida stabilite.

Questo consente all’affiliato di avviare un’impresa già “testata”, beneficiando di un marchio riconosciuto, di un format operativo definito e di un supporto costante, sia nella fase iniziale che durante lo sviluppo dell’attività.

Tra i settori che oggi mostrano i risultati migliori nel campo del franchising troviamo la ristorazione veloce, i servizi alla persona, la salute e il benessere, il food delivery, il commercio al dettaglio specializzato e la consulenza professionale. Marchi noti nel campo del caffè, del fitness, della cosmetica o della formazione sono tra quelli che attirano più candidature da parte di aspiranti affiliati.

Perché scegliere il franchising

Chi sceglie di investire in un franchising lo fa spesso per ridurre i rischi connessi all’imprenditoria tradizionale. Affidarsi a un brand già affermato significa partire con una base di fiducia da parte dei clienti, avere accesso a strumenti di marketing efficaci e ricevere supporto nella gestione operativa.

L’affiliato, infatti, non è mai solo: riceve formazione, assistenza tecnica, indicazioni sugli acquisti, supporto nella selezione del personale e, in molti casi, anche strumenti informatici per il controllo di gestione.

La forza di questo modello risiede anche nella standardizzazione. Un punto vendita in franchising, che sia a Milano o a Palermo, presenta lo stesso layout, lo stesso servizio, gli stessi prezzi e la stessa esperienza d’acquisto. Questo aumenta la riconoscibilità del marchio e rafforza la fidelizzazione della clientela.

Inoltre, il franchising consente di accedere più facilmente a finanziamenti, poiché le banche tendono a guardare con favore progetti collegati a brand solidi. In un contesto in cui l’accesso al credito per le start-up è ancora complesso, questo rappresenta un vantaggio competitivo non trascurabile.

Quanto si investe e cosa valutare

L’investimento iniziale necessario per aprire un franchising può variare in modo significativo. Si va da opportunità accessibili con pochi migliaia di euro, soprattutto nei servizi digitali o nei format home-based, fino a marchi che richiedono oltre 100.000 euro, specie nel settore food o retail su larga scala.

Oltre all’investimento iniziale, spesso è previsto il pagamento di una fee di ingresso e di royalty periodiche, che possono essere fisse o calcolate in percentuale sul fatturato. Alcuni franchisor richiedono anche un budget minimo per attività promozionali locali.

È fondamentale valutare con attenzione il business plan, il tempo previsto per rientrare dell’investimento, la zona geografica, la presenza di altri affiliati sul territorio e i margini operativi. Le spese fisse (affitto, utenze, personale) devono essere attentamente considerate in fase preliminare.

Per fare una scelta consapevole, è utile confrontare diverse offerte, leggere attentamente i contratti e, se possibile, parlare con altri affiliati dello stesso marchio per comprendere meglio le condizioni operative reali.

Franchising e innovazione: un binomio possibile

Contrariamente a quanto si pensi, il franchising non è solo legato a modelli tradizionali. Negli ultimi anni, molti brand stanno sperimentando format innovativi, ad esempio corner all’interno di spazi condivisi, temporary store, soluzioni digital-first con gestione da remoto, o punti vendita che integrano intelligenza artificiale e self-service.

Anche settori emergenti come il riciclo e la sostenibilità, le energie rinnovabili, il pet care, la formazione online e il wellness esperienziale stanno adottando formule in franchising per espandersi rapidamente. Questo dimostra come il modello non sia statico, ma anzi capace di adattarsi e innovarsi.

Una formula adatta al presente

Il franchising è una risposta concreta all’incertezza del mercato del lavoro e alle difficoltà di chi vuole diventare imprenditore senza partire da zero. Offrendo una struttura organizzativa già definita e un brand riconoscibile, permette anche a chi non ha una lunga esperienza imprenditoriale di gestire un’attività con strumenti efficaci e una visione strategica.

In un’epoca in cui adattabilità e flessibilità sono fondamentali, molte aziende stanno aggiornando i propri modelli di franchising, rendendoli più accessibili. Si diffondono, ad esempio, soluzioni ibride tra online e offline, format “chiavi in mano” e iniziative pensate per imprenditori under 35, con agevolazioni su costi e formazione.

Anche la possibilità di avviare franchising da remoto o in modalità part-time sta crescendo, ampliando ulteriormente il bacino di aspiranti affiliati. Il lavoro da casa, la gestione online e il digitale stanno ridefinendo le regole del gioco.

Conclusione

Con la giusta preparazione e una scelta mirata, il franchising può rappresentare non solo una forma di impresa, ma una reale occasione di crescita personale e professionale. Non è una scorciatoia, ma una strada concreta per entrare nel mondo del business con il supporto e l’esperienza di chi ha già tracciato il percorso.