La Striscia di Gaza è una delle aree più densamente popolate e vulnerabili del mondo. Caratterizzata da condizioni socio-economiche complesse, è palcoscenico di una guerra che sta avendo conseguenze profonde sulla vita quotidiana della popolazione civile.
Dall’inizio dell’ultimo conflitto, datato 7 ottobre 2023, le infrastrutture sanitarie, educative e abitative sono state gravemente danneggiate, mentre l’accesso a beni essenziali come acqua potabile, elettricità e medicinali è limitato. Da qui, è nata una crisi umanitaria senza precedenti.
Nonostante sia stato raggiunto, mediante attori internazionali, un accordo e una tregua formale, la pace definitiva potrebbe essere ancora lontana. In questo contesto, le organizzazioni umanitarie svolgono un ruolo fondamentale nel garantire assistenza e sostegno alle persone colpite per alleviare le sofferenze e preservare la dignità.
Per farlo, operano secondo principi di neutralità e imparzialità, che consente loro di mantenere l’accesso alle aree più colpite e di essere riconosciute come attori indipendenti da tutte le parti coinvolte. In questo articolo approfondiamo quali sono le azioni svolte da queste realtà e come aiutare Gaza sostenendole.
Organizzazioni umanitarie a Gaza: assistenza medica e sanitaria
Tra i principali interventi svolti dalle organizzazioni umanitarie a Gaza c’è l’assistenza medica e sanitaria. Trattandosi di un contesto di guerra, non solo ci sono feriti di cui prendersi cura, ma anche malattie croniche da trattare e donne, anziani e bambini da monitorare, poiché l’accesso continuativo alle cure è spesso limitato. Il tutto è aggravato dalle strutture sanitarie locali inagibili o caratterizzate dalla carenza di medicinali, attrezzature e personale.
Le Organizzazioni Umanitarie intervengono quindi fornendo servizi medici d’emergenza, cure ambulatoriali e supporto ospedaliero in cliniche, ospedali temporanei e centri di riabilitazione. Non solo: cercano anche di garantire l’assistenza d’urgenza presso unità mobili, per portare i servizi medici direttamente nelle aree più colpite.
Si occupano poi di riabilitazione fisica, destinata a persone che hanno subito traumi o amputazioni e di salute mentale, per sostenere le persone colpite da stress e traumi psicologici. Sostenere queste associazioni e organizzazioni concretamente può significare un aiuto importante per chi ha perso tanto.
Organizzazioni Umanitarie a Gaza: distribuzione di beni essenziali
Un altro pilastro dell’aiuto umanitario delle organizzazioni umanitarie che operano a Gaza riguarda la distribuzione di beni primari. Questo significa operare per fornire acqua potabile, cibo, kit igienici e materiali di prima necessità, soprattutto nelle aree dove le infrastrutture risultano danneggiate o le risorse sono scarse.
Si tratta di un aiuto importante non solo per garantire pasti alle famiglie in difficoltà, ma anche per evitare la diffusione di malattie e mantenere condizioni minime di salute pubblica. In contesti di emergenza prolungata, questi interventi diventano fondamentali per la sopravvivenza quotidiana della popolazione. Tuttavia, la realizzazione di tali programmi richiede risorse economiche costanti.
Donare in modo regolare o singolo alle organizzazioni umanitarie permette loro di acquistare i beni e sostenere la logistica necessaria per distribuire gli aiuti.
Organizzazioni Umanitarie a Gaza: supporto educativo e psicologico
Per dare un aiuto ai civili di Gaza e in particolare ai bambini che vivono lì, molte delle organizzazioni umanitarie impegnate sul territorio promuovono, grazie al sostegno di chi dona, delle attività legate al benessere psicologico e all’istruzione. Tutto questo prestando particolare attenzione ai minori, i più vulnerabili in questa situazione di prolungata emergenza.
Queste organizzazioni vanno, infatti, a creare spazi protetti in cui i più piccoli possono partecipare a giochi, attività educative e sessioni di sostegno psicologico. Questi interventi aiutano i bambini ad elaborare le esperienze traumatiche e a ricostruire una routine quotidiana il più simile possibile al normale.
Parallelamente, vengono organizzati corsi di formazione e sostegno per insegnanti, educatori e genitori, al fine di rafforzare la resilienza delle comunità locali.




