Ai 37 nati nel 2020 una Pigotta dell’Unicef in dono dal Comune di Palmanova

L’amministrazione di Palmanova rinnova la tradizione dell’Unicef.

Sono 37 i nuovi nati nel 2020 residenti a Palmanova, 15 femminucce e 22 maschi. Tutti loro hanno ricevuto, direttamente a casa, nei giorni scorsi, le Pigotte dell’Unicef acquistate per loro dal Comune. Lo scorso sabato, la tradizionale cerimonia tra amministratori comunali, rappresentanti dell’Unicef provinciale, neo genitori e neonati è stata realizzata a distanza in video collegamento a causa della pandemia.

Per il settimo anno, l’amministrazione comunale ha deciso di regalare ai nuovi nati del proprio territorio una bambola del progetto internazionale “Un bambino nato, un bambino salvato”. Palmanova è stata una delle prime realtà a farlo in provincia di Udine e la prima ad averlo strutturato in un momento di consegna alle famiglie.

“La solidarietà – commenta il sindaco di Palmanova Francesco Martines, assieme alla vicesindaco e assessore alla cultura Adriana Danielis – ha da sempre contraddistinto questa amministrazione. Ed è proprio questo che vogliamo insegnare a questi nuovi cittadini, ovvero realizzare un gesto di solidarietà, il primo nella loro esistenza. Questo mondo ha molto bisogno di segni come questo, di aiuti concreti fatti col cuore. Questa bambola, nata dall’amore e della cura delle volontarie dell’Unicef, li accompagnerà nella propria esistenza”.

Per ogni bambino nato, il Comune si impegna infatti a versare 20 euro al Comitato Provinciale di Udine dell’Unicef, corrispondente al valore di un kit salvavita. Questo permetterà di fornire vaccini, dosi di vitamina A, un kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera antimalaria ad un bambino nato in uno dei Paesi poveri del mondo.

Ho voluto salutare tutti i neo genitori a distanza, in videochiamata da Capoverde – aggiunge Alberto Zeppieri, Presidente del Comitato Unicef di Udine – . Come membro dell’Unicef appartengo ad un’organizzazione che non ha confini. Faccio anche parte di una missione umanitaria internazionale, che vede qui in Africa particolari esigenze d’aiuto alla popolazione. L’efficienza italiana qui é proverbiale”.

A rappresentare l’organizzazione internazionale, durante l’incontro di sabato, anche la referente provinciale Margherita Menapace.