Pordenone, reati in calo per la prima volta in cinque anni: il bilancio dei carabinieri

Il bilancio 2025 dei carabinieri: reati in calo a Pordenone.

Il 2025 segna un’inversione di tendenza per la delittuosità nella provincia di Pordenone: per la prima volta negli ultimi cinque anni si registra una diminuzione dei reati, passando dai 7.645 del 2024 a 6.895, dopo anni di crescita costante che avevano portato a 6.018 nel 2020, 6.833 nel 2021, 6.819 nel 2022 e 7.561 nel 2023.

Tra i dati più significativi emerge l’omicidio di Topjana, avvenuto ad aprile e risolto rapidamente dai Carabinieri con l’arresto in flagranza dei due presunti autori. Le rapine, sostanzialmente stabili (42 nel 2024 e 43 nel 2025), si sono concentrate su persone, abitazioni ed esercizi commerciali, mentre risultano assenti quelle in banca e in ufficio postale. I reati legati agli stupefacenti hanno mantenuto numeri simili all’anno precedente, con 96 episodi registrati, tra cui spicca il sequestro di 1,2 kg di cocaina purissima a Zoppola nel mese di marzo.

Il 2025 ha mostrato un calo significativo per le estorsioni (da 60 a 44), le violenze sessuali (da 29 a 15), le ricettazioni (da 26 a 14), i danneggiamenti (da 633 a 585), le truffe (da 1739 a 1685) e i delitti informatici (da 171 a 106).

I reati del cosiddetto “Codice rosso” hanno subito una riduzione importante: i maltrattamenti in famiglia sono passati da 63 a 58, gli atti persecutori da 49 a 20, le violazioni del divieto di avvicinamento da 18 a 3 e i casi di revenge porn da 4 a 1.

Anche i furti hanno registrato una diminuzione complessiva, passando da 2.795 a 2.444. Nel dettaglio, sono in calo quelli in abitazione (da 1022 a 927), negli esercizi commerciali (da 256 a 213), su auto in sosta (da 151 a 136), e i furti di autovetture (da 53 a 41), di motocicli (da 12 a 3) e di ciclomotori (da 9 a 5).

Diminuzione significativa dei furti nell’ultimo trimestre

Particolarmente rilevante è il calo dei furti nell’ultimo trimestre dell’anno. Tra ottobre e dicembre 2025 sono stati 624, rispetto ai 995 dello stesso periodo del 2024, con una riduzione del 37%. I furti in abitazione, tradizionalmente più frequenti in questo periodo, sono scesi da 548 a 296, pari a un calo del 46%.

Questo risultato è stato possibile grazie a un dispositivo operativo coordinato, che ha previsto fino a 24 pattuglie impiegate simultaneamente e l’uso di tecnologia avanzata come droni termici in collegamento con le pattuglie a terra. L’attività è stata integrata dal supporto del Nucleo Elicotteri di Belluno e ha portato anche all’arresto di soggetti coinvolti in reati predatori, come evidenziato dall’operazione “AMG” di novembre 2025.

L’Arma ha inoltre posto attenzione particolare al contrasto delle truffe ai danni degli anziani, con sette arresti e 48 denunce, mentre per quanto riguarda la delittuosità minorile sono stati 12 i minori arrestati, di cui cinque nella zona della Stazione Ferroviaria.

Attività di prevenzione e controllo del territorio

Sul fronte della prevenzione, i servizi di controllo del territorio e di prossimità al cittadino hanno visto un incremento rispetto al 2024, con un numero maggiore di pattuglie, militari e ore impiegate. I controlli effettuati hanno riguardato sia soggetti che veicoli e documenti, evidenziando un trend positivo nella presenza sul territorio e nella prossimità con la cittadinanza.

Parallelamente, l’attività di repressione ha portato all’arresto di 76 persone e alla denuncia a piede libero di 1.244 soggetti. L’Arma è intervenuta anche in 872 sinistri stradali, contro i 712 del 2024, con 224 persone ferite, 10 morti e 12 in prognosi riservata.

Reparti speciali: controllo lavoro, salute e ambiente

I Reparti Speciali dei Carabinieri hanno operato in stretta sinergia con l’Arma territoriale. Il Nucleo Ispettorato del Lavoro ha ispezionato 180 aziende, controllando 544 lavoratori, di cui 184 irregolari, 18 in nero e uno clandestino, con la sospensione di sette attività, la segnalazione di 36 persone e sanzioni amministrative per oltre 105 mila euro.

I Nas (Nucleo Antisofisticazione) ha effettuato 171 controlli e ispezionato 165 strutture, elevando sanzioni per 162.600 euro e sequestrando beni per 254.200 euro. Il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale ha eseguito 24 controlli in aree tutelate e 7 perquisizioni, con otto persone denunciate per ricettazione di beni culturali. Infine, il Nucleo Operativo Ecologico ha controllato otto aziende, denunciando due titolari per irregolarità nello smaltimento dei rifiuti e nella produzione senza autorizzazione ambientale.