Meno reati, ma nell’ultimo anno si impennano le truffe sul web a Pordenone

Il bilancio dell’ultimo anno della Polizia a Pordenone.

Quasi tutti i reati tradizionali sono in calo. Le frodi informatiche, invece, fanno un balzo in su. È la sintesi del bilancio dell’ultimo anno tracciato dalla Polizia di Stato di Pordenone.

Nel dettaglio, complice anche il lockdown si è verificato un deciso decremento dei furti nel territorio della Destra Tagliamento: si è passati dai 239 nel periodo tra aprile 2019 e 2020 ai 150 degli ultimi 12 mesi. A farla da padrone, nell’anno appena trascorso, sono stati ancora i furti in abitazione, che ammontano a 87, più della metà. Per quanto riguarda, invece, il rispetto delle normative anti Covid, il Questore di Pordenone, Marco Odorisio, ha disposto nel periodo in esame 10 provvedimenti di sospensione della licenza di locali pubblici.

Le dinamiche pandemiche hanno fatto crescere, come accennato, le truffe e frodi informatiche, passate da 144 a 174. Contestualmente, sono state avviate 387 indagini per violazioni informatiche – phishing – truffe on-line e clonazioni di carte e sistemi di pagamento elettronici e deferite all’Autorità Giudiziaria 60 persone.

Da segnalare anche un grave fatto di sangue, cioè l’omicidio perpetrato il 26 novembre scorso a Roveredo in Piano, quando un uomo di 33 anni ha accoltellato a morte la convivente di 34. Nei 12 mesi precedenti non si erano verificati episodi analoghi.

La Polstrada ha, inoltre, rilevato 5.849 violazioni del codice della strada, ritirando 120 patenti di guida e arrestando 5 persone. Sono state 97 le denunce complessive, mentre i controlli hanno interessato 17.055 persone e 19.073 veicoli. La Polizia ferroviaria, invece, ha identificato 4.507 persone, con 2 arresti e 28 denunce.

L’impegno della Polizia nella Destra Tagliamento continua a essere un presidio di sicurezza fondamentale per i cittadini.