Il messaggio del presidente Mattarella apre l’edizione 2025 di pordenonelegge: fischi a Fedriga quando cita Charlie Kirk.
Con le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è aperta la 26ª edizione di pordenonelegge, la Festa del libro con gli autori che quest’anno ha come madrina il premio Nobel per la pace Shirin Ebadi, esule iraniana a causa delle persecuzioni del regime di Teheran.
Nel suo messaggio, letto durante la cerimonia inaugurale al Teatro Verdi da una giovane volontaria del festival, Mattarella ha sottolineato il legame profondo tra lettura, libertà ed Europa: “L’Europa non esisterebbe senza i libri. Oggi i libri possono dare forza alla libertà e all’Europa”.
La serata si è aperta sulle note dell’Inno alla gioia e dell’inno nazionale, a suggellare la vocazione italiana ed europea della manifestazione. A condurre la cerimonia la direttrice della Fondazione Pordenonelegge.it, Michela Zin, insieme al presidente Michelangelo Agrusti, che ha definito l’evento “un patto collettivo che mette al centro i libri come strumenti di conoscenza, incontro e democrazia”.
Sono intervenuti il sindaco di Pordenone Alessandro Basso, il presidente della Camera di Commercio Giovanni Da Pozzo, il deputato Emanuele Loperfido e il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che ha ricordato come “Pordenone sia capitale della cultura da 26 anni grazie al festival”. Fedriga, durante il suo discorso ha anche citato Charlie Kirk, l’attivista di estrema destra assassinato negli Stati Uniti, ma è stato sonoramente fischiato dal pubblico presente.
A chiudere la cerimonia il direttore artistico Gian Mario Villalta, che ha introdotto l’ospite d’onore: l’avvocata e attivista iraniana Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace 2003, con il suo appello alla libertà nel libro Finché non saremo liberi.