Il Consiglio comunale manca da 4 mesi a Precenicco, protesta la minoranza

La Lista per Precenicco chiede alla maggioranza la convocazione.

“L’ultimo Consiglio comunale effettivo risale al 26 novembre, più di quattro mesi fa. Da quella data, non è stata convocata neanche una riunione dei capigruppo, ma questo oramai non ci sorprende”.

L’affondo nei confronti della maggioranza che governa il Comune di Precenicco arriva dai banchi dell’opposizione che ricorda come “il Consiglio comunale – denunciano i consiglieri della Lista per Precenicco – rappresenta il luogo democratico per eccellenza della comunità locale. L’ultima convocazione risale allo scorso 29 dicembre, tre mesi fa, con solamente due punti all’ordine del giorno. Considerando che in quell’occasione si è discusso di due atti dovuti, ossia l’approvazione dei verbali della seduta precedente e la razionalizzazione periodica delle partecipazioni, e che a causa di un malfunzionamento del sistema il Consiglio comunale non è stato reso pubblico mediante la sua trasmissione in streaming, l’ultimo Consiglio comunale effettivo risale al 26 novembre”.

In quella è stata approvata all’unanimità la mozione, presentata dalla Lista per Precenicco, volta ad affrontare il problema dell’abbandono dei rifiuti. “Ad oggi – lamentano dall’opposizione –, non sappiamo se e come l’amministrazione voglia intervenire in merito. Il 4 gennaio i consiglieri Guidolin e Zanet hanno depositato un’interrogazione e il 20 gennaio i consiglieri Zamarian e Zanet un’interpellanza. Di queste, non abbiamo ancora ricevuto risposta”.

I consiglieri di minoranza, inoltre, ricordano che “in occasione dell’approvazione del Bilancio nell’aprile 2020, il nostro gruppo consiliare, tramite l’intervento del capogruppo Giuseppe Napoli, aveva espresso massima disponibilità a collaborare con la maggioranza per affrontare insieme la crisi pandemica. In un anno, non abbiamo ricevuto neanche qualche comunicazione o messaggio informale. Ci sono tutti gli elementi per convocare un Consiglio comunale – concludono –, ma evidentemente si preferisce rimandare, al più tardi possibile, il confronto ed evitare qualsiasi forma di dialogo con l’opposizione”.