Sbarre automatiche e semafori per chiudere il guado del Malina.
Dopo una lunga trafila durata cinque anni, il progetto di messa in sicurezza del guado del torrente Malina è finalmente arrivato a compimento. Nei giorni scorsi è stato collaudato il nuovo sistema di chiusura automatica che entra in funzione quando l’acqua invade la carreggiata, mettendo fine a una situazione più volte rivelatasi pericolosa: molti, infatti, hanno tentato di attraversarlo anche con il torrente in piena.
A dare l’annuncio è stato il sindaco di Premariacco Michele De Sabata, che sui social ha parlato di un traguardo atteso a lungo: “Dopo 5 anni (sì, CINQUE) tra carte e burocrazia, abbiamo collaudato il sistema di chiusura automatica del guado quando c’è acqua sulla strada”.
Come funziona il nuovo sistema.
Il meccanismo prevede una sequenza automatizzata: prima entrano in funzione i semafori, che segnalano il divieto di transito, poi si abbassano le sbarre, che chiudono completamente la strada, impedendo qualsiasi tentativo di attraversamento. Una soluzione pensata proprio per contrastare i comportamenti imprudenti di chi, in passato, aveva ignorato la presenza dell’acqua.
“Prima scattano i semafori: rosso = guado chiuso. Poi si abbassano le sbarre che chiudono tutta la strada (così niente “Indiana Jones”)”, ha spiegato il primo cittadino. Il sistema è supportato da un impianto di videosorveglianza in grado di monitorare costantemente la situazione e documentare eventuali infrazioni. “Ci sono 3 telecamere più sensori e anche le luci. E per chi forza o rompe le sbarre: si registra tutto”, ha sottolineato De Sabata.
A rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza è prevista anche l’attivazione di un lettore targhe, utile non solo per individuare eventuali responsabili di danneggiamenti, ma anche per il controllo dei veicoli in transito. L’iter dell’opera è stato lungo e complesso. I primi interventi risalgono al 2020, ma tra problemi tecnici, atti vandalici e difficoltà burocratiche il progetto ha subito numerosi stop, fino alla necessità di ripartire da zero.
Adesso, qualche perfezionamento resta ancora da apportare, ma il sistema è operativo. “Ora si pensa alla sicurezza di tutti“, ha concluso De Sabata, ricordando come il guado sia utilizzato quotidianamente da moltissime persone per ridurre i tempi di percorrenza.




