Dal sequestro alla solidarietà: 23 quintali di pellet donati a Forni di Sopra

Donato al Comune di Forni di Sopra il pellet sequestrato.

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Comando Provinciale di Trieste hanno trasformato un precedente sequestro in un gesto di solidarietà: oltre 23.000 kg di pellet, sequestrato per contraffazione e frode in commercio, sono stati donati al Comune di Forni di Sopra.

Il sequestro del materiale.

Come spiegano dalla Compagnia di Muggia, il carico di pellet era stato intercettato durante i controlli ai valichi di confine terrestre, nell’ambito delle attività di contrasto all’importazione e alla commercializzazione di prodotti contraffatti e merce non sicura. Il pellet, prodotto da un’azienda bosniaca e acquistato da un’impresa italiana con sede nelle Marche, era trasportato da un autoarticolato proveniente dalla Repubblica Balcanica e destinato alla vendita al dettaglio in provincia di Alessandria.

I successivi accertamenti hanno evidenziato che ogni confezione riportava indebitamente il marchio ENplus®, certificazione internazionale che garantisce la filiera del pellet dalla produzione alla consegna al cliente. Il marchio era utilizzato senza autorizzazione, configurando i reati di contraffazione e frode in commercio. Il tentativo di immettere sul mercato un prodotto industriale idoneo a ingannare il compratore circa origine, provenienza e qualità aveva portato, in seguito a denuncia all’Autorità Giudiziaria di Trieste, al sequestro di 24.500 kg di pellet.

La donazione della Guardia di Finanza.

Vista l’effettiva utilità della merce e il sicuro impiego sul territorio, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste ha autorizzato la devoluzione del pellet al Comune di Forni di Sopra, evitando così la distruzione del materiale.

Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia di Muggia hanno consegnato il carico al Comune, alla presenza del Vice Sindaco, permettendo un consistente approvvigionamento di materiale energetico in vista delle stagioni autunnale e invernale. L’iniziativa consentirà di ridurre i costi per l’energia e liberare risorse da destinare ad altri servizi per la collettività.

L’operazione testimonia l’attenzione della Guardia di Finanza, che, oltre al normale contrasto agli illeciti economico-finanziari, valorizza anche finalità sociali. In questo caso, i frutti di un’attività illecita sono stati destinati a beneficio della collettività, con un valore simbolico che sottolinea l’impegno a favore della libera concorrenza e dell’imprenditoria sana e rispettosa delle regole di mercato.