Un nuovo centro per il Consorzio culturale del Monfalconese

L’inaugurazione del nuovo centro polifunzionale del Consorzio culturale del Monfalconese.

Si è tenuta giovedì la cerimonia di inaugurazione del nuovo Centro di gestione del patrimonio culturale del Consorzio culturale del Monfalconese, in via Mazzini, 101 a Ronchi dei Legionari. Si tratta di uno spazio multifunzionale a disposizione del CCM, dei Comuni e degli enti che ne fanno parte, delle biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario dell’ex provincia di Gorizia, BiblioGO! e dei membri dell’Ecomuseo territori.

Alla cerimonia erano presenti, oltre a Davide Iannis, presidente del Consorzio culturale del Monfalconese e a Enzo Lorenzon presidente del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia, che hanno fatto gli onori di casa, anche Pierpaolo Roberti, assessore alle Autonomie locali della Regione Friuli Venezia Giulia, Antonio Calligaris, Enrico Bullian e Diego Moretti del Consiglio regionale della Regione Friuli Venezia Giulia, l’europarlamentare Anna Maria Cisint, la senatrice Francesca Tubetti, Luca Caburlotto, sopraintendente archivistico del Friuli Venezia Giulia, Roberto Del Grande, direttore del CCM, Daniele Luis, direttore del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia e don Ignazio Sudoso, parroco di Ronchi dei Legionari, che ha impartito la benedizione alla nuova sede. Schierati con la fascia tricolore anche i sindaci di tutti i Comuni che fanno parte del Consorzio: Mauro Benvenuto di Ronchi dei Legionari che ha ufficialmente tagliato il nastro della nuova struttura; Cristiana Pisano di Fogliano di Redipuglia; Luca Fasan di Monfalcone; Marco Vittori di Sagrado; Claudio Fratta di San Canzian d’Isonzo; Denise Zucco di San Pier d’Isonzo; Marco Fragiacomo di Staranzano e Nicola Pieri di Turriaco.

Il Centro di gestione servirà a conservare il patrimonio culturale isontino in un luogo adeguato alle diverse tipologie di materiali presenti sul territorio. Inoltre metterà a disposizione dei Comuni del Sistema bibliotecario un deposito centralizzato in grado di ottimizzare le risorse per organizzare i materiali. Fungerà anche da spazio di consultazione e di valorizzazione del patrimonio cartaceo, iconografico e multimediale già in possesso del CCM. In concreto sarà un Centro culturale specializzato, che ospiterà opere, manufatti, archivi e documenti degli Enti partecipanti, destinato a studenti, studiosi, curiosi, cittadini, amanti della storia e del territorio, turisti, e in grado di ospitare progetti di alternanza scuola lavoro stage e tirocinio

“Negli Anni ’70 nasce e si concretizza l’idea di realizzare il Consorzio culturale: una struttura condivisa per conservare e valorizzare la memoria e l’identità locale – ha ricordato il presidente del CCM, Davide Iannis -. Nasce così il CCPP, a Ronchi dei Legionari e poi a Begliano per implementare lo sviluppo della ricerca storica e dell’editoria locale. Negli Anni ’90 con la crescita del Sistema bibliotecario e del Servizio civile, il CCM si espande. La Regione FVG concede così un contributo per acquisire e realizzare la sede del Consorzio: l’attuale Villa Vicentini Miniussi, di proprietà del Comune di Ronchi dei Legionari, ma a disposizione del territorio, essendo destinata a sede del Consorzio. Gli anni 2000 vedono il trasferimento nella nuova sede di Ronchi dei Legionari di un Consorzio – ormai diventato del Monfalconese – cresciuto a tal punto che gli spazi a disposizione risultano già insufficienti: servono ambienti adeguati per conservare i materiali, per il personale (dipendenti e collaboratori) e per l’organizzazione di iniziative, mostre ed eventi. Il Consorzio diventa così un punto di riferimento riconosciuto a livello regionale. Cito solo alcuni esempi: viene riconosciuto il ruolo della biblioteca centro-sistema, il ruolo di Ecomuseo di interesse regionale, il ruolo nello sviluppo del Servizio Civile e il CCM viene scelto come ente coordinatore del progetto regionale ‘Leggiamo 0-18’. Il Consorzio ha raggiunto questi risultati solo perché molti se ne sono presi cura. Il ringraziamento va a tutti loro che, nei loro vari ruoli, hanno saputo comprendere e credere nel lavoro del Consorzio. Oggi un ringraziamento particolare va ai rappresentanti della Regione Friuli Venezia Giulia, Antonio Calligaris e Pier Paolo Roberti, che hanno capito che il Consorzio necessitava di un ulteriore passo in avanti: una proprietà condivisa dove conservare e tutelare il patrimonio di tutti. Si sono presi un impegno molto importante non solo dal punto di vista finanziario – mettendo a disposizione la somma di un milione e 400.000 euro –, ma soprattutto sostenendo un cambio di prospettiva, una nuova visione di rafforzamento del Consorzio: un vero ‘giro di boa’ che ci permetterà, con i nuovi spazi di proprietà, di sviluppare ulteriore progettualità a favore della comunità e di supportare anche le biblioteche aderenti al sistema bibliotecario

“Quella che inauguriamo oggi è un’opera realizzata grazie alla concertazione regionale, modificata per permettere per la prima volta il finanziamento non di un Comune, ma di un consorzio culturale. Un segno concreto di quanto la Regione creda nel valore di questo ente e del suo ruolo per l’intera provincia di Gorizia” – ha commentato l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti -. L’intervento, ritenuto strategico dalla Regione, si inserisce nel quadro delle politiche culturali promosse negli ultimi anni e in particolare nel sostegno ai sistemi bibliotecari e alla promozione culturale diffusa. Un risultato che è stato raggiunto nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi dovuto alla pandemia e alle criticità nell’approvvigionamento delle materie prime. L’inaugurazione odierna testimonia come la concertazione sia uno strumento sempre più efficace per avvicinare la Regione ai territori e soprattutto ai piccoli Comuni. Inoltre, in questo caso, è stato avviato un nuovo modo di rapportarsi con le amministrazioni locali, modificando l’istituto della concertazione; è infatti stato messo in atto un progetto intercomunale, che quindi non soddisfa solo le esigenze di un ente locale ma di una collettività formata da più realtà diverse. L’attività promossa dal Consorzio culturale Monfalconese – ha concluso Roberti – è stata sostenuta con forza da tutti i sindaci dell’area e rappresenta un nuovo servizio al territorio, capace di valorizzare l’identità culturale e offrire spazi adeguati per la crescita sociale della comunità”.

“Questo luogo nasce da un’intuizione geniale e innovativa – ha sottolineato il consigliere regionale Antonio Calligaris -. Il CCM gestisce il sistema bibliotecario di 26 comuni. L’idea nuova e rivoluzionaria è quella di concentrare il patrimonio librario, ma non solo, in un’unica sede, riducendo così gli adempimenti burocratici e di sicurezza in carico a ogni singolo Comune. Le biblioteche, quindi, razionalizzando le risorse, potranno avere spazi maggiori, dove svolgere varie attività per i ragazzi, per i giovani, per gli anziani”.

Il direttore del CCM, Roberto Del Grande ha infine illustrato le funzioni del Consorzio che saranno coordinate nel Centro di gestione del patrimonio, a cominciare dal servizio di conservazione catalogazione dei materiali contenuti nell’Archivio della memoria (con i documenti sulla storia del territorio monfalconese) e nella fototeca (che contiene oltre 65.000 fotografie, tra negativi su lastra e pellicola, positivi su carta e pellicola, di varie epoche, a partire dagli inizi del Novecento suddivisi in 106 fondi e aumenta costantemente grazie alle donazioni di enti e privati). Saranno fondamentali anche la biblioteca specializzata, che racchiude materiali cartacei e multimediali sul territorio; i servizi di supporto al sistema bibliotecario, oltre, naturalmente, alla conservazione e gestione del patrimonio editoriale del CCM, che conta più di 150 volumi che trattano storia, economia, letteratura, poesia, fotografia, arte e architettura, biografie illustri, ricette della tradizione, tecnologia, vita delle comunità”.