San Giovanni al Natisone in festa per i 31 anni della Protezione civile

Festa per la a San Giovanni al Natisone per la squadra comunale di Protezione civile.

Festa a San Giovanni al Natisone in occasione dei 31 anni di fondazione della squadra comunale di Protezione civile. All’evento hanno preso parte anche vicegovernatore del Fvg Riccardo Riccardi e il sindaco Carlo Pali.

“I volontari delle squadre comunali di Protezione civile costituiscono un vero e proprio collante per la comunità per la quale operano, creando un’importante rete territoriale di supporto tutti i giorni dell’anno, nell’ordinarietà e nell’emergenza – ha commentato Riccardi – . A loro va la nostra gratitudine, anche per la disponibilità che danno in maniera incondizionata alle popolazioni in difficoltà fuori dal Friuli Venezia Giulia e dall’Italia“.

“Oltre 30 anni di volontariato non sono pochi e sono importanti: raccontano della tenacia, della forza e soprattutto del desiderio di aiutare il prossimo in modo gratuito e anonimo che contraddistinguono gli uomini e le donne di questa squadra – ha sottolineato Riccardi -. Un gruppo che è andato crescendo e rafforzandosi sempre più, dando il proprio sostegno anche di recente nell‘allestimento, in Slovacchia, del campo per i profughi in fuga dall’Ucraina devastata dalla guerra“.

La squadra comunale dei volontari di Protezione civile di San Giovanni al Natisone ha avuto come prima sede una stanza dello scantinato di Villa de Brandis con un parco mezzi costituito allora da poche pale e da una scarna attrezzatura. Di seguito, il Comune ha assegnato al gruppo una nuova sede, nell’ex scuola materna che è stata ampliata e adattata alle necessità dei volontari. Del gruppo sono entrati a far parte di recente numerosi giovani e significativa è la presenza femminile.

Negli ultimi anni, in particolare, i volontari sono stati impegnati per l’emergenza sanitaria legata alla pandemia: hanno dato supporto ai loro concittadini con la distribuzione di mascherine, di spese alimentari a domicilio, di farmaci e hanno consegnato ai ragazzi i libri che erano rimasti nelle aule delle scuole chiuse in lockdown. Hanno prestato la loro opera volontaria nei centri tamponi e in quelli vaccinali.

Nel 2002 hanno ha aiutato le popolazioni terremotate del Molise, quelle dell’Abruzzo nel 2009, e hanno preso parte a varie missioni per calamità sia in Italia sia all’estero.