A San Vito al Tagliamento il concerto di fine anno con l’Accademia Arrigoni

San Vito al Tagliamento - SAN VITO MUSICA 2021/2022 -Auditorium Comunale - 14/11/2021 - Celebrations Concerts: Stravinskij - Enrico Dindo, violoncello - Filippo Maria Bressan, direttore - Foto Elia Falaschi/Phocus Agency © 2021

Il concerto di fine anno a San Vito al Tagliamento.

L’Accademia d’Archi Arrigoni saluta il 2023 e invita il suo pubblico a condividere una brillantissima chiusura di Stagione con “Scintille con brio”: questo il titolo del concerto di fine anno atteso all’Auditorium Comunale di San Vito al Tagliamento, domenica 31 dicembre alle 19 (ingresso libero). Come cita la presentazione sul libretto di sala – “tra scherzi musicali, sogni visioni, virtuosismi e suggestioni” – l’Associazione sanvitese si propizia l’anno nuovo, accogliendo l’uditorio con alcune universali pagine di Beethoven, Rossini e Mendelssohn.

Una stagione particolarmente felice, quella che si sta concludendo: per il tredicesimo anno in capo all’Accademia d’Archi Arrigoni, con la cura artistica di Domenico Mason (direttore artistico dall’Accademia) e di Filippo Maria Bressan, anche quest’anno direttore ospite di due appuntamenti e già apprezzato nella precedente Stagione, San Vito Musica ha potuto contare su un pubblico numeroso e incuriosito da un programma che ha alternato con sapienza e coraggio grandi classici a ricercate “esplorazioni” tra antico e moderno.

Il programma di “Scintille con Brio” esordisce con l’ariosa Suite da concerto “Le creature di Prometeo” di Beethoven, dall’unica (e travagliata) pagina che il compositore dedicò al balletto; a seguire tocca alla vivacità giocosa di due celeberrimi brani del Rossini operistico: l’Ouverture dell’Italiana in Algeri e il Pas de six dal Guglielmo Tell.

A seguire l’Ouverture da concerto Le Ebridi di Mendelssohn, nota anche come La grotta di Fingal, dall’isola al largo della Scozia che ha ispirato al compositore quest’accorata pagina tra il descrittivo e il romantico. Sempre di Mendelssohn sono lo Scherzo e il Notturno da Sogno di una notte di mezza estate, forse la più famosa ed eseguita (e sicuramente tra le più toccanti) musica di scena della storia della musica.

Ed è una vera festa (e in parte anche una sfida!) la chiusura di concerto con l’ultimo – travolgente movimento della Settima Sinfonia di Beethoven, l’Allegro con brio, ritmicamente impetuoso e timbricamente tra i più complessi e innovativi movimenti del sinfonismo del maestro tedesco.

L’Accademia d’Archi Arrigoni.

L’Accademia d’Archi Arrigoni, sotto la direzione artistica di Domenico Mason, dal 2009 si dedica attivamente alla formazione dei giovani talenti della musica, attraverso corsi di perfezionamento e attività d’orchestra. Tra le attività dell’Accademia rivolte ai più giovani spicca l’organizzazione del concorso internazionale “Piccolo Violino Magico”, la competizione riservata ai talenti dell’archetto provenienti da tutto il mondo, di età tra i 7 e i 13 anni, che da ormai sette edizioni si svolge a San Vito al Tagliamento e richiama sempre maggior attenzione da parte del pubblico e della critica.

Filippo Maria Bressan – che quest’anno torna come co-direttore artistico della stagione dell’Arrigoni –è un direttore “di nobile ed elegante semplicità” (così lo descrisse il Maestro Giulini); figura anticonvenzionale ed eclettica per le sue scelte personali e artistiche, è stato apprezzato e invitato dalle orchestre e dalle strutture di maggior prestigio in Italia (Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia, Accademia Chigiana di Siena, la Biennale di Venezia, MiTo Settembre Musica) e ha lavorato con Claudio Abbado, Luciano Berio, Carlo Maria Giulini, Lorin Maazel, Michael Nyman, Arvo Pärt , George Prêtre, Mstislav Rostropovich, Giuseppe Sinopoli, Jeffrey Tate. Ha diretto i più vasti repertori con le principali orchestre italiane e solisti come Antonio Ballista, Rudolf Buchbinder, Bruno Canino, Andrea Lucchesini e molti altri. Grande la sua passione per la musica sinfonico corale, che lo ha portato per molti anni a dedicarsi all’Athestis Chorus & Academia de li Musici, complesso professionale di coro e orchestra con strumenti d’epoca; è stato il più giovane maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (2000-2002). Ha inciso per Amadeus, Chandos Records, Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin.