Da Torreano alla Francia, la storia di un gemellaggio nato dal lavoro degli emigrati friulani

Il gemellaggio nasce dal passato degli emigrati friulani.

Il Friuli vanta una lunga storia di migranti, prima che il nordest diventasse sinonimo di benessere economico. Molti, tra l’Ottocento e il Novecento, abbandonarono le proprie case per cercare fortuna in altre parti d’Europa e del mondo. Ancora oggi, le comunità friulane all’estero sono una traccia importante di quel passato, soprattutto in Francia.

Proprio oltralpe si trova il paese di Saint Sulpice Le Gueretois, da anni gemellato con Torreano. Il motivo di questa unione nasce da una storia molto particolare: nel primo dopoguerra, diversi torreanesi vi si trasferirono per lavorare la pietra della locale cava. La loro formazione di scalpellini, infatti, venne richiesta dalle autorità di una città vicina, perché bisognava costruire la nuova sede del municipio. I friulani realizzarono il lavoro e la cosa si concluse lì, come molti altri cantieri.

Dopo mezzo secolo, un giornale del luogo pubblicò delle foto degli operai che costruirono l’edificio e una friulana ancora residente in Francia inviò il ritaglio a Torreano. Era il 1987 e da quel giorno le due amministrazioni comunali avviarono i primi contatti. Solo nel 2007, però, è nato ufficialmente il gemellaggio, instaurando dei rapporti di amicizia che continuano ancora oggi. 

Recentemente, infatti, una delegazione italiana si è recata là per una visita, replicando quella fatta a dicembre per l’inaugurazione della locale scuola elementare, costruita in pietra piasentina. Un segnale della profonda amicizia verso Torreano e verso l’Italia, ha sottolineato il sindaco Roberto Sabbadini. Due anni prima, erano stati i francesi a venire in Friuli, con ben 60 persone.

Gli alunni, inoltre, sono protagonisti di questi incontri: ogni due anni le due comunità si rincontrano, e durante l’anno sono possibili altri momenti di confronto, anche grazie a internet.