Le autopsie per far luce sull’esatta dinamica del femminicidio di Udine.
Si terranno martedì 29 aprile all’ospedale di Udine le autopsie sui corpi di Samia Bent Rejab Kedi, 46 anni, e Mohamed Naceur Saa, 59 anni, protagonisti del tragico femminicidio che ha sconvolto Udine e lasciato tre figli senza genitori. Gli accertamenti saranno fondamentali per chiarire diversi punti ancora oscuri della vicenda.
Samia è stata ritrovata senza vita nel suo appartamento di via Joppi, colpita con ferocia. Come confermato dal procuratore capo Massimo Lia, la donna presentava evidenti segni di accoltellamento e ferite da lama concentrate su viso, capo e braccia, compatibili con un’aggressione violenta e ripetuta. Seppur nella casa siano stati rinvenuti e sequestrati alcuni coltelli da cucina, gli inquirenti attendono i risultati dell’autopsia per individuare con certezza l’arma utilizzata per il delitto.
Si cercano risposte anche dall’ex marito Mohamed Naceur Saa, morto poco a sua volta poco dopo l’omicidio. L’uomo, secondo quanto ricostruito, si sarebbe messo in macchina subito dopo l’uccisione della ex moglie, percorrendo la statale 13 fino a Basiliano, dove si è schiantato frontalmente contro un’autocisterna. Anche in questo caso, l’autopsia sarà determinante per comprendere se si sia trattato di un tragico incidente o di un gesto estremo e deliberato.