Nuovi fossati lungo viale Palmanova contro gli allagamenti sulla ciclovia

I lavori in viale Palmanova a Udine.

Proseguono i lavori che il Comune di Udine mette in atto nella manutenzione e tutela del territorio. Stavolta l’attenzione è dedicata all’aspetto idraulico e, in particolare, alla gestione delle acque meteoriche in due aree che attendono da anni una soluzione. Parliamo della manutenzione dei fossi lungo viale Palmanova e della realizzazione di una nuova opera di captazione e smaltimento acque piovane in via delle Acacie, facente parte del tracciato della ciclovia Alpe Adria.

Entrando nel dettaglio dei lavori, per viale Palmanova tutti i fossi sul lato est, “e parte sul lato ovest, in caso si confermassero le economie di gara al netto di eventuali imprevisti nei lavori fa sapere il Comune, saranno risagomati per tornare alla capienza originaria, ridotta nel tempo a causa del naturale riempimento con terra e detriti vegetali. Tutte le condotte presenti, inoltre, in corrispondenza ad esempio dei passi carrai, saranno pulite e spurgate, mentre un tratto di condotta interrata di circa 30 metri ora danneggiato sarà realizzato ex novo. Questo garantirà un migliore deflusso delle acque, con una distribuzione su un’area più ampia, eliminando gli accumuli che nel corso degli ultimi anni creavano diversi problemi alle abitazioni presenti, specie in corrispondenza delle tubazioni intasate. L’intervento su viale Palmanova è già in corso, e una volta terminato sarà la volta di via delle Acacie.

Qui il progetto prevede la realizzazione di un importante fosso di captazione e smaltimento delle acque, per risolvere un problema di periodici e frequenti allagamenti che interessano l’intera sede stradale, con forti disagi per gli utenti delle ciclovia Alpe Adria che insiste proprio su questo tratto. La parte centrale di via delle Acacie è infatti depressa rispetto alla campagna circostante, e raccoglie tutte le acque superficiali circostanti senza poterle poi smaltire. L’opera prevede quindi la realizzazione di un importante fosso drenante lungo il lato est della strada, realizzato in materiali naturali. La strada verrà infine riprofilata per convogliare soltanto sul lato d’interesse le acque superficiali.

L’investimento, incluse le indagini geologiche, le analisi, gli espropri, “minimi” assicura il Comune in una nota, il progetto a cura dello studio Dr Engineering ei lavori affidati alla ditta F.lli Gaiardo, è pari a circa 200 mila euro, finanziati in parte con fondi Uti e in parte con fondi comunali. Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2020.

“La soluzione – precisa il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Loris Michelini – ha richiesto un’apposita variante urbanistica e alcuni minimi espropri, motivo per cui il complesso iter burocratico ha comportato tempi più lunghi del normale, ma abbiamo scelto di investire più tempo nella fase iniziale per garantire una soluzione definitiva a un problema che affligge ormai da anni la ciclovia Alpe Adria. Importante anche l’attenzione riservata alle tematiche ambientali, poiché oltre all’uso di soluzioni completamente naturali a cementificazione zero saranno anche preservati i tre gelsi ora presenti mediante espianto e nuova collocazione a cura del verde pubblico”.