Nodo di Udine, Amirante: “Opera strategica, si va avanti. Polemiche infondate”

L’assessore Amirate fa il punto sul Nodo ferroviario di Udine.

Dopo anni di attese e tentativi andati a vuoto, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, interviene per fare chiarezza sul nodo ferroviario di Udine dopo le recenti polemiche attorno all’opera.

“Il Nodo di Udine non è un’opera nuova e il protocollo precedente si è rivelato inattuabile, mentre quello attuale – sottoscritto anche dal Comune – permette finalmente di avanzare. Il commissariamento ha accelerato i tempi, lo Stato ha stanziato ulteriori 50 milioni e l’aumento dei costi non dipende certo dalla Regione, ma da fattori nazionali e internazionali che hanno inciso su tutte le opere pubbliche”, ha spiegato l’assessore Amirante, che precisa come “a fronte di ricostruzioni parziali e affermazioni prive di fondamento, è utile riportare alcuni elementi oggettivi”.

“Il Nodo di Udine è un’opera strategica attesa da anni, oggi finalmente incardinata in un percorso amministrativo solido grazie al nuovo protocollo firmato da Comune, Regione e Rfi. Nonostante ciò – commenta Amirante – si continua ad assistere a polemiche sterili che non tengono conto dei fatti: la Regione non progetta l’infrastruttura ferroviaria, ma sta svolgendo un ruolo decisivo per accelerarne l’iter. La recente delibera che consente la chiusura della Via della seconda fase, accompagnata dal nuovo stanziamento statale da 50 milioni, ne è la dimostrazione concreta”.

Sul tema dei costi Amirante rileva che “tutte le opere pubbliche in Italia hanno subito aumenti significativi a seguito della distorsione dei prezzi generata dal superbonus 110% e, successivamente, dagli effetti della guerra in Ucraina. Per questo la Regione ha già varato misure specifiche a sostegno dei Comuni coinvolti nei rincari e fingere di ignorarlo – commenta l’assessore – significa protestare contro la realtà dei fatti”.

L’esponente della Giunta Fedriga rileva infine che “sul fronte politico locale, la risposta più coerente rispetto al percorso dell’opera riguarda le dimissioni del consigliere comunale titolare della delega dedicata allo studio e alla vigilanza sulla tratta Udine-Tarvisio: una scelta che va assunta con responsabilità e trasparenza, nell’interesse della città e non delle polemiche. I fatti sono chiari – conclude Amirante – procedure che avanzano, risorse aggiuntive, un protocollo finalmente efficace. Chi continua a sollevare dubbi infondati dovrebbe prenderne atto, invece di ostacolare un’opera che oggi sta procedendo in modo concreto, ordinato e trasparente”.