A Udine arrivano i sacerdoti esorcisti e nasce anche il ministero della guarigione

Le nomine dei sacerdoti esorcisti a Udine.

Ministero della guarigione e dell’esorcismo: è questo il nome del servizio diocesano che l’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato, ha recentemente avviato nominando alcuni nuovi sacerdoti esorcisti.

Gli esorcisti saranno aiutati da alcuni “ausiliari” come diaconi permanenti, consacrate e laici, ma anche professionisti esterni. Essi costituiscono un’équipe – sui cui componenti si vuol mantenere la riservatezza – a servizio di persone che manifestano disturbi riconducibili, talvolta, ad interventi del demonio.

Compito di ogni sacerdote

“È mia responsabilità di vescovo – ha esordito monsignor Mazzocato in una missiva rivolta al clero diocesano – offrire ai battezzati tutti i mezzi che permettono loro di ricevere la Grazia di Cristo attraverso la Chiesa, per il loro bene spirituale e morale. Tra questi beni – prosegue – c’è il sacramentale dell’esorcismo maggiore che può essere celebrato solo da presbiteri direttamente incaricati dal Vescovo“.

Un rito, quello dell’esorcismo maggiore, da non confondere con le preghiere di esorcismo minore (o primo esorcismo), che hanno luogo ogniqualvolta si celebra il Battesimo di un bambino o un adulto. Il fatto che alcuni sacerdoti siano incaricati di compiere gli esorcismi maggiori, tuttavia, non esonera tutti gli altri preti dal prestare attenzione a eventuali esigenze straordinarie avvertite da determinate persone.

Come ricorda l’Arcivescovo, infatti, “ogni sacerdote ha la missione di aiutare i battezzati a riconoscere nella propria vita l’azione ordinaria del demonio che, attraverso le varie forme di tentazione, li attira ai vizi e al peccato”. Sta ai sacerdoti, quindi, “fare una prima valutazione, considerando anche se sia opportuno consigliare alla persona coinvolta di rivolgersi a un esorcista“.

“Siamo tutti coinvolti nel ministero di guarigione morale e spirituale a beneficio dei cristiani a noi affidati dal Signore Gesù. Sono molte le persone che ne hanno bisogno – ha aggiunto l’Arcivescovo – e che, spesso, nascondono nel loro intimo pesanti sofferenze e disorientamenti. Trovino in noi i buoni samaritani che li aiutano ad incontrare Gesù e il suo Santo Spirito“.

Prima di tutto l’ascolto e il discernimento

Non necessariamente chi si rivolge all’esorcista ha bisogno di un esorcismo maggiore: la persona, infatti, può avvertire dei disturbi di natura psichica o psichiatrica, con possibili conseguenze fisiche o morali. Solo alcune persone mostrano, come ricorda monsignor Mazzocato, “manifestazioni particolari che richiedono la pratica dell’esorcismo”. Per questo motivo, l’Arcivescovo stesso precisa che “il compito primo degli esorcisti è quello di ascoltare, discernere e orientare le persone verso il percorso di guarigione più rispondente alla specifica situazione“. Solo in un secondo momento i sacerdoti esorcisti possono proporre il rito dell’esorcismo a coloro (in genere una minoranza) che sembrano manifestare forme straordinarie di azione diabolica.

Come accedere al servizio “per la guarigione e l’esorcismo”.

Considerata la delicatezza del ministero degli esorcisti, e per la tutela delle persone coinvolte, è necessario che il servizio sia svolto nella maggiore riservatezza possibile. L’iter da seguire per entrare in contatto con un esorcista prevede che le richieste giungano a un unico punto di raccolta, individuato nella Cancelleria Arcivescovile:

  • cancelliere, mons. Pierluigi Mazzocato (tel. 0432-414539, e-mail cancelleria@diocesiudine.it);
  • vice-cancelliere, diac. Cesare Zanelli (tel. 0432-414538).

Questo vale sia per i sacerdoti che segnalano una persona, sia per i singoli che, di loro iniziativa, sentono la necessità di contattare un esorcista. Al cancelliere o al suo vice si lascerà quindi un recapito (telefono o e-mail), per essere ricontattati.