Le precisazioni del Comune di Udine.
In riferimento agli articoli apparsi sulla stampa riguardante presunti malfunzionamenti nella sala autopsie e in particolare delle celle frigorifere del Cimitero di San Vito a Udine, l’amministrazione comunale di Udine intende precisare quanto segue.
“Come riferito alla Procura, nell’intero periodo interessato, i tecnici comunali non hanno rilevato alcun malfunzionamento nei locali obitoriali del Cimitero di San Vito. Da verifiche interne non sono emerse problematiche relative all’alimentazione elettrica né cali di tensione e non è stato necessario alcun intervento di ripristino o riarmo. Inoltre i due episodi citati, relativi a due differenti decessi in diversi giorni, non presentano alcuna correlazione tra loro.
Nel primo caso, relativo ad un efferato caso di cronaca dei giorni scorsi, l’esame autoptico è stato eseguito presso l’Ospedale Civile di Udine. Il Comune si è limitato ad ospitare e a conservare la salma nelle celle frigorifere fino al giorno antecedente l’esame, che si è svolto il 13 agosto. In merito a questo episodio non risulta pervenuta al Comune di Udine alcun tipo di segnalazione ufficiale da parte della Procura.
Il secondo caso è relativo alla salma di un uomo deceduto il 9 agosto. Questa è giunta in Cimitero di San Vito nel pomeriggio del giorno successivo alla mattina del decesso. E’ stata conservata nelle celle frigorifere come previsto dalla legge e l’autopsia è stata regolarmente eseguita il giorno 18 agosto presso la sala autoptica del Cimitero di San Vito. Come già detto i tecnici comunali non hanno rilevato alcun malfunzionamento nei locali obitoriali”.