Passaggi a livello di Udine: “Bisogna accelerare per eliminarli”

La richiesta di accelerare la dismissione dei passaggi a livello di Udine torna con forza al centro del dibattito pubblico, rilanciata consigliera regionale Rosaria Capozzi (M5S) e del collega Furio Honsell (Open Sinistra Fvg). Durante la conferenza stampa nella sala Kugy di via Sabbadini, i due esponenti politici — affiancati dal presidente del “Comitato No Passaggi a Livello”, Matteo Mansi, e dal coportavoce regionale di Europa Verde, Claudio Vicentini — hanno ribadito come l’eliminazione degli attraversamenti ferroviari rappresenti ormai un’urgenza non più rinviabile.

Un’opera attesa da anni, hanno sottolineato, che restituirebbe spazi urbani oggi sacrificati, riducendo al contempo i disagi generati dalle circa 150 chiusure quotidiane che spezzano in due la città. La soluzione, sostengono, esiste già: interrare la tratta e completare gli 800 metri mancanti di sedime ferroviario. Ora la politica — insistono — deve ascoltare i cittadini che chiede di rappresentare.

“La dismissione dei passaggi a livello costituisce una soluzione che, per la città di Udine, appare una necessità indifferibile – hanno spiegato Capozzi e Honsell – . Si tratta di un’opera attesa da troppo tempo, che restituirebbe importanti spazi alla città in termini di parco urbano e che consentirebbe anche di evitare i disagi dovuti all’attivazione dei sei passaggi a livello cittadini per circa 150 volte al giorno. La soluzione invece c’è ed è rappresentata dalla tratta interrata e dal completamento degli 800 metri di sedime ferroviario, attualmente mancanti. La politica ha perciò il dovere di ascoltare i cittadini che l’hanno chiamata a rappresentarli“.

“Ci auguriamo – auspica Capozzi – che vi sia una reale accelerazione verso la dismissione dei passaggi a livello con la nomina del commissario. Ma, soprattutto, auspichiamo trasparenza e anche che i nostri cittadini siano informati riguardo le prossime evoluzioni: la loro consapevolezza, infatti, ci appare imprescindibile. I passaggi a livello tagliano in due la città, rendendo loro ostaggio gli abitanti. Si intervenga, quindi, in maniera seria per porre fine a tutto questo”.

“Da ormai troppi decenni – ricorda Honsell -la soluzione di questo grave disagio per la città di Udine viene rimandata e vengono moltiplicati i costi. Ci impegneremo perché non si continui a trovare nuove scuse continuando a penalizzare gli udinesi, ma anche i pendolari, che non verrebbero certamente danneggiati dalla dismissione della tratta urbana. I pendolari soffrono solo perché vengono quotidianamente sacrificati a favore di un trasporto merci internazionale”.