Lo spareggio tra Spezia e Verona si giocherà a Udine

Aggiornamento – Spareggio Spezia-Verona, dopo le polemiche la Lega cambia idea: ecco dove si gioca

Lo spareggio tra Spezia e Hellas Verona per la salvezza in Serie A si giocherà domenica 11 giugno allo stadio Friuli. Manca ancora l’ufficialità sull’orario che potrebbe essere però alle 20 e 45. Una scelta che ha creato polemiche e preoccupazioni legate all’ordine pubblico, soprattutto a causa degli scontri avvenuti tra le due tifoserie lo scorso marzo.

Inizialmente, era stata proposta la possibilità di disputare la partita al Mapei Stadium di Reggio Emilia, ma questa soluzione è stata scartata poiché lo stadio era impegnato venerdì per la finale del campionato Primavera e successivamente sarebbe stato libero. Questa opzione avrebbe evitato ai tifosi dello Spezia un lungo viaggio. Tuttavia, non è stata raggiunta un’intesa, nonostante l’intervento del Viminale, e quindi si è optato per la Dacia Arena di Udine.

Le polemiche da La Spezia.

La decisione della Lega Calcio Serie A ha suscitato molte polemiche da parte degli spezzini sia per la distanza sia per quanto riguarda la sicurezza. Il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, ha commentato l’evento: “La scelta della Dacia Arena di Udine per giocare lo spareggio tra Spezia e Verona è un’offesa ai tifosi spezzini e una mancanza di rispetto per la città e la nostra provincia. Queste partite rappresentano la storia di un club e di un territorio, e la scelta del campo dovrebbe essere fatta con attenzione, garantendo un territorio neutro per tutti”.

Per il primo cittadino Peracchini c’è anche il rischio evidente che le due tifoserie possano incontrarsi durante il tragitto, visto che parte del percorso sarà lo stesso. “Chiediamo alla Lega Serie A di rivedere questa decisione e trovare una soluzione che garantisca equità e imparzialità”, ha concluso il sindaco.

La rivalità con i tifosi dell’Hellas Verona.

Oltre alla rivalità con gli spezzini, c’è da considerare anche che tra i tifosi udinesi e quelli veronesi non corre buon sangue, visto anche il gemellaggio di quest’ultimi con i “rivali” triestini.