Il Borgo si trasforma in un palcoscenico senza tempo per Medioevo a Valvasone.
La trentatreesima edizione di Medioevo a Valvasone è pronta a trasformare ancora una volta il borgo friulano in un palcoscenico senza tempo. Dal 4 al 7 settembre 2025, per quattro intense giornate, le vie, le piazze e i parchi torneranno a popolarsi di cavalieri e dame, mercanti e artigiani, giullari e falconieri, musici e danzerini in un’atmosfera unica che richiama ogni anno decine di migliaia di visitatori.
La manifestazione prenderà il via già giovedì 4 settembre 2025 con l’attesissimo “Fulgor Noctis”, spettacolo inaugurale che accenderà le vie del Borgo con giochi di fuoco, mangiafuoco e bracieri. La serata si aprirà con il solenne “Rinnovo delle promessioni del Cavaliere”, rito che riporta in scena l’antico Francesco di Valvasone e che introduce il pubblico in un mondo sospeso tra storia e leggenda.
Orientis Partibus: un viaggio tra Oriente e Occidente.
“Il tema scelto per questa edizione – sottolinea Rodolfo Mantovani, direttore artistico della manifestazione – è “Orientis Partibus”, un viaggio simbolico e reale tra Oriente e Occidente. Il pubblico sarà condotto alla scoperta della figura straordinaria di Fra Giovanni da Pian di Carpine, frate francescano che, nel XIII secolo, affrontò un lungo cammino fino alla corte del Gran Khan, messaggero di pace in tempi di conflitti e speranze. Attorno al suo viaggio, il borgo di Valvasone diventerà crocevia di culture, riflesso perfetto del ruolo che la nostra terra ebbe nel Medioevo come ponte tra mondi lontani”.
A intrecciare il racconto sarà la “Festa dell’Asino”, antica celebrazione medievale che univa sacro e profano. L’umile animale, cantato nell’inno Orientis Partibus, sarà simbolo di fatica e resistenza, ma anche di quel viaggio umano che accomuna genti e generazioni diverse.
“Per quattro giorni – ricorda il presidente del Grup Artistic Furlan, Sandra Bono – più di mille figuranti e oltre centocinquanta spettacoli animeranno ogni angolo del borgo: dagli spettacoli teatrali del Teatro dei Misteri, sostenuto dalla Fondazione Friuli, all’Avventura Medievale per i più piccoli; dagli accampamenti militari alle musiche antiche, fino alla celebre Cena Medievale, che ripropone il fasto dei banchetti nobiliari. A completare il quadro le dodici taverne, i mercati degli artigiani, il cortile degli animali e la caccia ai mestieri”.
“Anche per questa edizione ci siamo impegnati – evidenzia il direttore tecnico del Grup Artistic Furlan, Giuseppe Balducci – per cercare di sorprendere i nostri ospiti non solo attraverso le rappresentazioni e le tante animazioni che popolano la fiera con artigiani e mercanti che mettono in mostra la propria maestria e le proprie merci ma anche attraverso quelle grandi scenografie che richiedono un anno di lavoro. Impegno quotidiano a preparare la nostra festa che diventa collante tra le generazioni e tra i saperi con un passaggio di nozioni che significa dare continuità al nostro operare per lasciare a bocca aperta chi varca le porte del borgo di Valvasone, uno dei borghi più belli d’Italia”.
L’impegno del Grup Artistic Furlan.
L’impegno del Grup Artistic Furlan, come noto sodalizio che da 33 anni organizza uno degli eventi più attesi della fine dell’estate, resta quello di offrire non solo un grande spettacolo, ma anche un’occasione di riflessione e di comunità. La manifestazione conferma inoltre la propria attenzione all’ambiente, con pratiche sostenibili come l’impiego di stoviglie e posate compostabili e bicchieri in coccio riutilizzabili, l’acquisto di prodotti alimentari da filiera corta e un accordo con associazioni specializzate nel ritiro del cibo invenduto.
Medioevo a Valvasone è reso possibile grazie al sostegno dell’assessorato regionale al Turismo, e in particolare dell’assessore Sergio Bini, di PromoTurismoFVG, del Comune di Valvasone Arzene, e degli sponsor principali Elea, Autotorino e Banca 360 FVG, mentre il Teatro dei Misteri vede il sostegno dedicato della Fondazione Friuli. Un ringraziamento speciale va infine a tutti i volontari che, con passione e dedizione, contribuiscono da mesi a restituire vita e magia a un borgo che per quattro giorni diventa davvero senza tempo.
La presentazione e le dichiarazioni.

Il Vicepresidente e Assessore regionale alla cultura e allo sport, Mario Anzil ha voluto rimarcare che “Lo scorso anno, con molto piacere, ho partecipato alla rievocazione e ho potuto toccare con mano che cosa significhi questo appuntamento per la vostra comunità e per i tanti appassionati. Il rigore, la straordinaria capacità di accoglienza e la cura dei dettagli con cui vengono proposti i contenuti, calati in un contesto urbano che conserva intatti i tratti medievali, rendono infatti questa manifestazione un modello virtuoso”.
“Medioevo a Valvasone – ha aggiunto il sindaco di Valvasone Arzene, Fulvio Avoledo – è per la mia Comunità un evento atteso tutto l’anno con un forte sentimento di orgoglio e con senso di appartenenza. La crescita culturale e gli stimoli forniti di edizione in edizione producono frutti preziosi per le nuove generazioni ma anche per quello che definisco il sistema paese del mio Comune che nella rievocazione storica confida come un volano per il turismo durante tutto l’anno. Di tutto questo sento forte il dovere di ringraziare tutti coloro che dedicano tanto del loro tempo per permettere che il teatro naturale del borgo medioevale diventi una vera e propria macchina del tempo e per questo come amministrazione ci poniamo al fianco dei volontari per supportarli e sostenerli nel loro impegno”.
“Le rievocazioni storiche – ha concluso il consigliere regionale Markus Maurmair – sono colonne della nostra identità e al tempo stesso un potente volano per il turismo culturale. Rispondono alla nostra visione di cultura di frontiera in cui le nostre radici si aprono con consapevolezza al dialogo con gli altri. Per questo, insieme ai colleghi del mio gruppo consiliare, abbiamo predisposto una proposta di legge per dare continuità allo sforzo organizzativo messo in campo dai volontari e dagli enti che le organizzano. Mi auguro che a breve la Regione possa sostenere in modo organico questi eventi capaci di connettere comunità, operatori culturali e turistici, istituzioni e associazioni”.