Migranti, scoppia il caso Socchieve: “A Lungis troppi episodi sgradevoli”

Il caso migranti a Lungis di Socchieve.

“La situazione a Lungis, piccolo borgo di appena 50 anime nel comune di Socchieve, è davvero spiacevole. La presenza dei migranti sta causando notevoli problemi. Ora hanno svuotato l’edificio di proprietà della parrocchia di Staranzano per riempirlo nuovamente, ma in paese sono accaduti alcuni fatti gravi“. Così Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale, riassume la situazione nel comune carnico dell’Alta Val Tagliamento.

“Da quanto sappiamo, la struttura è stata evacuata causa il perdurare di spiacevoli incidenti tra cui il culmine l’altra settimana dove uno degli ospiti si è macchiato di atti osceni in luogo pubblico nei confronti di una ragazza che accompagnava una bambina – svela Mazzolini -. Questo è il concetto di integrazione di questi ospiti. Purtroppo, citando l’avvocato Carmen Di Genio membro del Comitato Pari Opportunità della Corte di Appello di Salerno: cosa volete che sappia un africano che non si può violentare una persona”.

“Sono scioccato – continua Mazzolini – ma il fatto grave è che il sindaco di Socchieve ha sempre nascosto questi dispiacevoli eventi, anche quello degli atti osceni. Ma d’altronde il sindaco appartiene al filone di accoglienza indiscriminata del Pd. Ciò testimonia come l’accoglienza indiscriminata produca effetti deleteri. Da parte mia e del governo regionale, che rappresento, arriva una forte condanna per questo grave fatto“.

Di questi nuovi ospiti, uno sarebbe già scappato dalla struttura di Socchieve. “Alcuni di questi profughi sarebbero contagiati dal Covid e non sappiamo se chi si è dato alla macchia lo sia o meno – incalza il vicepresidente del Consiglio regionale -. Ciò potrebbe comportare un grave rischio sanitario per la popolazione e il Friuli. Non è giusto”.

Mazzolini ricorda che “durante la pandemia, ma anche in molte circostanze attuali, i friulani e i carnici hanno dovuto indossare la mascherina e rispettare le regole. Questi migranti, invece, sono liberi di scorrazzare ovunque. Sono episodi da condannare – conclude Mazzolini -, al pari di un Governo che non controlla i confini e permette l’ingresso indiscriminato in Friuli. Ora basta”.