Fondi per sistemare la ferrata Farina del Diavolo a Villa Santina.
Buone notizie per gli appassionati di montagna: la ferrata “Farina del Diavolo”, una delle attrazioni alpinistiche più note della Carnia, tornerà presto a essere percorribile in sicurezza. La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia sosterrà con un contributo straordinario di 220mila euro il ripristino e la messa in sicurezza del tracciato, attualmente chiuso a causa delle sue condizioni di precarietà.
L’intervento, reso possibile da un decreto d’urgenza, è stato confermato dall’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, che ha incontrato oggi il sindaco di Villa Santina Domenico Giatti. “Si tratta di un intervento significativo – ha spiegato Riccardi – che consentirà di restituire al territorio un’infrastruttura molto frequentata e apprezzata dagli escursionisti, garantendo al tempo stesso la sicurezza dei visitatori”.
La ferrata si sviluppa tra i territori di Villa Santina e Lauco, e proprio per questo l’operazione è stata condivisa con entrambi i Comuni. “L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore – è non solo il ripristino dell’opera, ma anche la valorizzazione turistica dell’area, che potrà tornare a essere un punto di riferimento per gli amanti della montagna e dell’arrampicata”.
Il piano di intervento prevede innanzitutto uno studio geologico approfondito del versante, cui seguiranno opere di mitigazione del rischio, sia strutturali che non strutturali, individuate sulla base delle analisi tecniche. “La Protezione civile interverrà su questa e su altre opere – ha concluso Riccardi – e già nei prossimi giorni verrà redatto il progetto definitivo”.
La ferrata Farina del Diavolo.
La via ferrata “Farina del Diavolo”, inaugurata nel 2019, si trova sopra Villa Santina, in Carnia. È un percorso attrezzato lungo 450 metri con un dislivello di 230 metri, caratterizzato da pareti verticali, passaggi tecnici e un ponte tibetano che attraversa la zona della cascata Radime, offrendo una vista spettacolare sulla Val Tagliamento. Classificata come difficile (D), richiede una buona preparazione fisica ed esperienza con percorsi esposti. Al termine del tracciato si può rientrare a Villa Santina o proseguire verso Lauco.