Usano il bancomat sottratto ad una donna per comprare biglietti del treno: 2 denunce

I due sono stati individuati e denunciati.

Alcune settimane fa una cittadina slovena, residente a Gorizia, poco dopo aver effettuato un acquisto in un supermercato del centro, ha ricevuto la notifica di un avvenuto pagamento in un bar della zona e di due tentativi di acquisto di titoli di viaggio presso la biglietteria automatica della stazione, effettuati con la propria carta di debito.

Allarmata, la donna, dopo una veloce verifica, ha scoperto di non essere più in possesso della carta che le era caduta o le era stata sottratta nell’esercizio commerciale. Dopo aver bloccato ogni transazione si è rivolta al Posto di Polizia Ferroviaria di Gorizia per sporgere denuncia.

Dopo una breve indagine presso il bar dove era stata usata indebitamente la carta di credito ed a seguito della visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della stazione, gli agenti hanno individuato un gruppo di stranieri che corrispondeva alla descrizione degli utilizzatori del bancomat nel bar e che avevano tentato di acquistare dei biglietti per la tratta Gorizia-Venezia.

Da un approfondito confronto delle immagini e dalle testimonianze raccolte, gli agenti hanno identificato due uomini, entrambi di cittadinanza pakistana, in possesso di regolare permesso di soggiorno, risultati essere utilizzatori della carta di debito della donna.

I due stranieri sono stati dunque denunciati per il reato di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento, anche se non è stato possibile recuperare il bancomat del quale la coppia di pakistani, visto l’ormai inutilità causata dal blocco, deve essersi liberata prima di essere fermata.

La Polizia Ferroviaria raccomanda di porre particolare attenzione alla custodia di bancomat e carte di credito che possono essere facilmente utilizzate in modo indebito, verificandone l’utilizzo, anche attraverso le apposite app disponibili per i cellulari, provvedendo al blocco immediato della carta ed alla relativa denuncia presso le Forze dell’Ordine, in caso di sospetto.