Nel 2024 sono aumentati gli incidenti e le vittime sulle strade della provincia di Udine.
Numeri preoccupanti sulle strade del Friuli che, nel 2024, hanno visto una crescita di incidenti, feriti e, purtroppo, anche di vittime. Lo rivelano i dati diffusi dall’Automobile Club d’Italia e dall’Istat, che tracciano il bilancio dell’anno scorso per la provincia di Udine.
In appena un anno, i sinistri sono aumentati da 1.192 a 1.198, un numero che potrebbe sembrare stabile, ma che nasconde un’impennata drammatica delle vittime: ben 41 morti, rispetto ai 27 del 2023, e 1.659 feriti, circa un centinaio in più.
Udine città: maglia nera degli incidenti
Il capoluogo friulano guida la triste classifica provinciale con 332 incidenti nel solo 2024, che hanno causato 6 morti e 495 feriti. Ma anche altri centri fanno registrare numeri allarmanti, specialmente se rapportati alla popolazione. A registrare il maggior numero di incidenti, oltre al capoluogo, sono diversi comuni della provincia. Lignano Sabbiadoro, Latisana, Codroipo, Pozzuolo del Friuli, San Daniele del Friuli.
Le strade urbane restano teatro del maggior numero di scontri (667 incidenti), ma il bilancio più tragico si registra sulle strade provinciali e regionali fuori dai centri abitati, dove si concentrano 17 dei 41 decessi totali. Qui l’indice di gravità è decisamente più alto.
Cause: la distrazione resta la prima imputata
A causare la maggior parte degli incidenti non sono fattori strutturali, ma comportamenti errati alla guida. Su tutti, la guida distratta, responsabile del 28,5% dei casi. Seguono il mancato rispetto della segnaletica (25,3%) e la mancata distanza di sicurezza (13,6%). In quarta posizione c’è la velocità eccessiva (12,6%), che pure contribuisce in modo rilevante alla gravità degli esiti. Percentuali simili a quelle del 2023, segno che gli errori alla guida sono una costante difficile da scardinare.
Chi sono le vittime
Il profilo delle persone coinvolte mostra una netta prevalenza maschile. Le vittime degli incidenti in provincia di Udine nel 2024 sono stati uomini, soprattutto tra i 30 e i 54 anni, quasi sempre conducenti. Stesso trend per i feriti: anche in questo caso, la fascia più colpita è composta da uomini alla guida.
Le donne vittime di incidenti mortali sono state soltanto sei, mentre 649 quelle rimaste ferite, contro oltre 900 uomini feriti nello stesso periodo.