È ancora forte lo shock a Brazzano di Cormons, triste teatro della frana scatenata dalla pioggia che ha provocato la morte di due persone: Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, 83 anni. Il giovane, secondo una prima ricostruzione, avrebbe perso la vita nel disperato tentativo di salvare l’anziana donna, travolta assieme a lui dal fango e dalle macerie. Intanto, la Procura della Repubblica di Gorizia ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo, inondazione, frana o valanga colposi e per crollo o altro disastro colposo.
Il colle di San Giorgio, da cui si è originata la frana che ha investito l’antica centa nei pressi della chiesa di San Lorenzo, è ora al centro dell’attenzione degli inquirenti. La Procura sta valutando l’apertura di un fascicolo per disastro colposo, al momento a carico di ignoti.
La priorità degli investigatori è stabilire se la colata di fango potesse essere prevista e se eventuali segnali di allarme siano stati sottovalutati o ignorati. A tale scopo, la Procura ha delegato vigili del fuoco e carabinieri a raccogliere elementi utili per determinare eventuali responsabilità di terzi. Si indaga dunque anche sulla gestione del territorio e sul monitoraggio dell’area collinare, già soggetta a fragilità idrogeologica.
Ancora incerti i prossimi sviluppi: non è escluso che il fascicolo possa portare presto all’iscrizione di nomi nel registro degli indagati, oppure che si proceda con un’indagine conoscitiva. Resta da decidere anche se verrà disposta l’autopsia sui corpi delle due vittime.
Nel frattempo, la zona rossa resta attiva e le strade interessate dalla frana sono ancora chiuse al traffico. Sul posto continuano i lavori per mettere in sicurezza l’area e valutare la stabilità del terreno. La comunità di Brazzano, intanto, è unita nel dolore e nell’attesa di risposte che possano fare luce su una tragedia che, forse, poteva essere evitata.




