Furti e immigrazione, ricercati a Udine vengono arrestati all’estero

In corso le procedure per l’estradizione.

Negli ultimi giorni, sono tratti in arresto, in Francia, Slovacchia e Romania, tre stranieri, destinatari di mandato di arresto europeo, emesso dalla Procura di Udine.

In particolare, nella giornata del 18 gennaio, la Polizia francese ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso in data 4 gennaio 2017 dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti della 24enne Cristea Ioana Lavinia.

La cittadina rumena deve scontare una pena di 2 anni e 2 mesi, emessa a seguito di numerose condanne del Tribunale di Udine, per fatti occorsi nel 2014. Allora, alla donna, che in questo centro non aveva una fissa dimora ed attività lavorativa, le era stato notificato il provvedimento del Questore di non ritorno nel Comune di Udine, che la stessa aveva violato in numerosissime occasioni. Nello stesso periodo, era stata denunciata anche per tre episodi di furto in esercizi commerciali di Udine e della provincia. Successivamente si era resa irreperibile in Italia.

Il 31 gennaio invece la Polizia Slovacca ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo, disposto a seguito dell’ordine di carcerazione emesso in data 18 ottobre 2019 dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti del 53enne Igor Slezak. L’uomo deve scontare una pena di 7 anni, 7 mesi e 25 giorni, emessa a seguito del fatti occorsi a Tarvisio il 10 giugno 2015, quando l’uomo veniva fermato immediatamente dopo aver fatto scendere da un mezzo, che aveva noleggiato in Ungheria, 23 clandestini di origine asiatica, provenienti da quella nazione.

L’attività investigativa aveva permesso di accertare che l’uomo, partito dalla capitale magiara il giorno precedente, subito dopo aver varcato il confine di Stato, aveva fatto scendere i clandestini. Subito dopo, il personale operante aveva fermato i migranti e l’uomo a bordo del mezzo. Dopo l’arresto, il cittadino slovacco era stato sottoposto a misura cautelare in carcere; una volta rilasciato, si era reso irreperibile.

L’ultimo straniero tratto in arresto in esecuzione di un mandato di arresto europeo, è il rumeno 27enne Catalin Ioan Muntaen, rintracciato nella nazione di origine, a Brasov il 5 febbraio. L’uomo era ricercato dal 25 novembre per scontare una pena di 3 anni,  3  mesi  e 26 giorni  di reclusione. Il provvedimento della Procura di Udine è un cumulo pene derivante dalle condanne dei Tribunali di Roma, Treviso e Udine, per fatti avvenuti fra il 2015 ed il 2016 in località di quelle province. Nello specifico si tratta di eventi di natura predatoria che hanno visto coinvolto il cittadino rumeno, unitamente a dei connazionali  sempre diversi, in episodi di furto di un ingente quantitativo di profumi da un negozio e di molte bottiglie di alcolici di pregio da un market. Inoltre, a Visco, veniva fermato a bordo di una vettura, mentre trasportava 780 chili di rame rubato nei giorni precedenti in provincia di Roma.

A seguito dei provvedimenti di condanna, le articolate indagini esperite da questa articolazione investigativa, con il concorso della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, permettevano di rintracciare i sopra citati, rispettivamente a Tolosa (Francia), Nitra (Slovacchia) e Brasov (Romania) dove si erano trasferiti e tratti in arresto in esito al dispositivo della Procura di Udine, che aveva provveduto alle incombenze relative alla predisposizione del mandato di arresto europeo. Sono in corso le procedure per l’estradizione.