Due furti nella stessa notte alle sedi del gruppo Zanutta.
Un colpo rapido, silenzioso e mirato. È durato pochi minuti il furto messo a segno nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre alla Zanutta di Pertegada, lungo via Lignano Sabbiadoro.
Dopo aver forzato una finestra laterale, i ladri si sono introdotti nel capannone raggiungendo direttamente la cassaforte, come se conoscessero già la disposizione degli ambienti. All’interno erano custoditi circa 8 mila euro in contanti, parte del fondo cassa che eccezionalmente non era stato versato la sera precedente.
Non solo denaro: i ladri hanno anche rubato diversi elettro-utensili di valore, prima di cancellare ogni possibile prova del loro passaggio. I sistemi di allarme erano attivi e funzionanti, ma la rapidità e la sicurezza con cui la banda ha agito non hanno lasciato tempo di reagire. Il danno complessivo sfiora i 20 mila euro.
Il secondo colpo in Piemonte: ore di lavoro per smontare cavi e condutture
Il furto di Pertegada non sarebbe un episodio isolato. Nelle stesse ore, infatti, i ladri hanno preso di mira un’altra filiale del gruppo Zanutta in Piemonte. Il bersaglio, in questo caso, un capannone appena acquisito nella zona di Torino, ancora vuoto, ma con l’impianto elettrico già installato.
È anche qui notte fonda quando la banda entra in azione. I ladri forzano l’accesso posteriore, eludendo le telecamere perimetrali, e si dedicano per ore allo smontaggio di cavi e condutture in rame. L’impianto elettrico viene completamente devastato.
Solo una parte del materiale viene portata via: un mucchietto di rame viene lasciato sull’uscio, forse con l’intenzione di tornare a completare il furto nei giorni successivi. Uscendo dall’ingresso principale, i ladri fanno scattare l’allarme e sul posto arrivano le forze dell’ordine, ma del gruppo ormai nessuna traccia.
 

 
				


