I due erano gli ex gestori del locale: per loro arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Sarebbero padre e figlio, residenti a Latisana e rispettivamente di 87 e 57 anni, i presunti mandanti dell’incendio doloso scoppiato nel dicembre dello scorso anno in un ristorante di Bibione Per i due sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Le indagini: un esecutore e due presunti mandanti
Le fiamme, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Portogruaro, sarebbero state appiccate con l’utilizzo di un accelerante, sparso nei locali da un uomo poi identificato pochi giorni dopo: un 58enne italiano, denunciato a piede libero, che avrebbe agito su commissione.
Proprio grazie alla sua individuazione, e alle successive testimonianze – in particolare quella della proprietaria del ristorante – le Forze dell’Ordine sono risalite ai presunti mandanti dell’atto incendiario: gli ex titolari dello stesso locale.
Un passato mai dimenticato.
Il movente affonderebbe le radici nel passato. L’87enne e il figlio avevano gestito per anni il ristorante, fino a quando nel 2007 furono costretti a vendere dopo il fallimento della loro attività. Una decisione che, secondo le indagini, non sarebbe mai stata davvero accettata. Già poco dopo il passaggio di proprietà, la nuova titolare sarebbe stata vittima di minacce e danneggiamenti. Le intimidazioni, tuttavia, si sarebbero intensificate nel corso del 2024, fino a culminare con l’incendio avvenuto a fine anno.




