Omicidio di Gemona del Friuli, salta l’interrogatorio di Mailyn

Annullato l’interrogatorio di Mailyn Castro Monsalvo.

È stato annullato l’interrogatorio previsto per Mailyn Castro Monsalvo, la trentenne colombiana accusata, insieme alla suocera Lorena Venier, dell’omicidio di Alessandro Venier, 35 anni, trovato morto il 31 luglio nella sua abitazione di via dei Lotti, a Gemona. La donna si trova attualmente detenuta in un istituto a custodia attenuata a Venezia.

Secondo quanto riferito dalla difesa, era già stato comunicato alla Procura, nelle scorse settimane, che l’imputata avrebbe scelto di non rispondere alle domande dei magistrati. Il pubblico ministero ha quindi deciso di non procedere con la trasferta e l’interrogatorio è stato formalmente sospeso. La trentenne si troverebbe ancora in una condizione psicologica molto fragile e, almeno per ora, non si prevedono sviluppi sul fronte delle sue dichiarazioni. Eventuali iniziative in tal senso, ha fatto sapere il legale, saranno valutate in futuro.

La ricostruzione di quanto accaduto nella casa di Gemona resta quindi basata esclusivamente sul racconto fornito da Lorena Venier. Mailyn Castro Monsalvo non ha mai chiarito i contorni del delitto, lasciando aperti diversi interrogativi sul ruolo svolto da ciascuna delle due donne la notte dell’omicidio.

L’affidamento della bambina.

Nel frattempo, resta in primo piano la questione legata al futuro della figlia della coppia. Le procedure per l’affidamento della bambina, affidata ai nonni materni, sono ancora in corso. Sul caso sta lavorando anche il Consolato colombiano, che segue da vicino gli sviluppi familiari e legali.