Un percorso condiviso tra sviluppo e ambiente per i parchi regionali

Le dichiarazioni dell’assessore Stefano Zannier.

Le modifiche alla norma sulle aree protette dei parchi regionali saranno il frutto di un percorso condiviso che troverà autonomia in una norma propria e punteranno a un incremento dell’attività di sviluppo tenendo ferma la buona attività di salvaguardia fino ad oggi compiuta.

Sono queste le linee guida che l’assessore regionale a Montagna e Risorse forestali, Stefano Zannier, ha illustrato oggi a Cimolais partecipando al convegno dal titolo “Dal Parco delle Prealpi carniche a quello regionale delle Dolomiti friulane, passando per il riconoscimento Unesco: 30 anni di storia”.

Alla presenza del sindaco di Cimolais, Davide Protti, del presidente del Parco delle Dolomiti friulane, Gianandrea Grava, e di numerosi primi cittadini ed ex amministratori della zona, l’esponente dell’Esecutivo Fedriga ha spiegato quali saranno i passi che l’Amministrazione intende compiere nell’ambito della modifica di una importante norma di settore.

In prima battuta, Zannier ha voluto rassicurare i presenti, ricordando che il processo di revisione sarà di tipo partecipativo e non calato dall’alto. “A trent’anni dall’istituzione del Parco – ha detto l’assessore regionale – credo sia arrivato il momento di fare il punto della situazione, per vedere ciò che ha funzionato bene e analizzare quanto invece è rimasto ancora al palo rispetto ai principi costitutivi”.Sulle modalità di revisione Zannier ha assicurato che “per le tematiche così delicate e sentite dalla popolazione locale, la Regione avvierà un percorso che sarà ampiamente condiviso con tutti i portatori di interesse, per poi varare, al termine del confronto, una modifica della legge ad hoc contenente i suggerimenti emersi dal confronto”.

Quindi sono state illustrate le linee guida lungo le quali si muoverà il percorso di cambiamento. “Partendo dalle norme europee di settore – ha detto Zannier – fino ad oggi l’aspetto conservativo è stato portato avanti nel migliore dei modi. L’attenzione quindi si dovrà soffermare sullo sviluppo anche di tipo economico sul quale c’è ancora molto da fare, tenendo conto che la Ue ha posto in risalto il fatto che entrambe i comparti devono marciare di pari passo”.

Per questo motivo l’assessore regionale ha spiegato che sarà necessario partire da quanto già esiste per poterlo rafforzare e dargli maggiore dignità. “In questo senso – ha spiegato Zannier – sarebbe opportuno che anche l’ente parco assumesse un ruolo attivo, proponendo e anche realizzando nuove attività di sviluppo del territorio, supportando quelle esistenti e incentivando la nascita di quelle nuove. Ciò anche alla luce della grande conoscenza che l’Ente ha del territorio e delle potenzialità che potrebbero essere ancora espresse ma, al momento, non ancora venute a galla”.

Infine, Zannier ha anticipato che, a breve, verrà avviato il percorso partecipativo, coinvolgendo non solo i Parchi ma anche gli amministratori locali, affinchè entro il 2020 possa essere varata la nuova norma di settore.

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