Società idroelettrica Fvg, sì del consiglio alla legge per lo sfruttamento delle acque. Mazzolini: “In montagna proventi per 13 milioni”

Approvata la legge 107, passi avanti per la società Fvg Energia.

Un passo in avanti storico verso la creazione di una società idroelettrica regionale. È quello sancito ieri, all’unanimità, dal consiglio regionale Fvg, che ha approvato la legge 107/2020 sulle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. Grazie a ciò, rimarranno sul territorio maggiori risorse dovute allo sfruttamento delle acque, in particolare quelle della montagna.

“Con l’approvazione di questa norma, grazie al lavoro congiunto di maggioranza e opposizione, è stato raggiunto un risultato storico per il territorio, che segna il punto di partenza di un progetto ambizioso, la società elettrica regionale Fvg Energia, garante di tre pilastri della nostra società: ambiente, salute e lavoro. La legge dà, infatti, risposta a tutte le necessità del territorio, dalle garanzie ambientali a quelle lavorative, passando per le misure compensative per le Comunità di montagna e i Comuni interessati dalle derivazioni, prevedendo tra le altre soluzioni anche la società a maggioranza regionale”. Così Fabio Scoccimarro, assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, all’energia e sviluppo sostenibile, dopo l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio della legge 107/2020.

La norma oltre a garantire la convivenza degli aspetti sociali di primaria importanza come salute, ambiente e lavoro dà alla Giunta la facoltà di incidere sul futuro della Regione e del territorio, con la possibilità di costituire una società a maggioranza pubblica con almeno il 51% delle quote in mano alla Regione. Questo significherà poter contare su un consiglio d’amministrazione che avrà rispetto per l’ambiente e la risorsa naturale, oltre che dei lavoratori e dei patti con il territorio.

Soddisfatto per l’approvazione della legge 107 anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, che molto si è speso sulla materia. “È finito lo sfruttamento della nostra terra a vantaggio di pochi – esordisce -. Questa grande opportunità per la Regione nasce nel 2019 con un emendamento della Lega al decreto Semplificazioni con Salvini ministro che dà autonomia gestionale alle regioni per le grandi derivazioni”.

“Sono contento di aver collaborato attivamente a questo grande momento storico per la nostra regione e la nostra montagna” continua Mazzolini. “I proventi di queste grandi derivazioni verranno redistribuiti sul territorio per le famiglie, infrastrutture e sostegno per lo sviluppo anche turistico. I canoni di derivazione che erano di circa 2 milioni ora con la nuova legge passeranno a più di 6 milioni (portando 13 milioni complessivi a tutta la montagna) e verranno gestiti direttamente dal territorio fino ad oggi derubato delle sue risorse”.

Il vicepresidente Mazzolini sottolinea che quando anche le derivazioni di Somplago e del Cellina scadranno, saranno gestite dalla società elettrica Fvg, producendo di fatto decine e decine di milioni di euro l’anno per il nostro territorio. “Dopo anni di battaglie, restituiamo dignità alla Regione e alla montagna, è un atto di giustizia verso i territori montani che si son visti negli anni depredati delle proprie risorse, ridotti i corsi d’acqua, aumentati i bacini, le prese e gli scarichi” conclude felice Mazzolini.