“Cui che nol crôt ai sanz, ch’al crodi ai meracui: chi non crede ai santi, creda almeno ai miracoli

Chi non crede ai santi, creda almeno ai miracoli.

La spiegazione del proverbio.

Questo proverbio ci porta a fare una riflessione sulla predisposizione di alcune persone poco disposte a dare la propria fiducia e a credere a prima vista: i friulani gridano poco, anzi per nulla, al miracolo e tanto meno sono disposti ad accettare una fede nei “santi”.

Eppure c’è qualcosa che si pone davanti come un fatto incontrovertibile: se non sarà un miracolo, ha tutte le carte in regola per essere vista e osservata e studiata. Allora non c’è possibilità di rifiuto: non credi a quello che ti raccontano?

Ci si deve comunque piegare alle cose che si mostrano davanti agli occhi e che possono essere messe tra le mani. Non si può essere ciechi di fronte a quello che è accaduto, anche se non si vogliono sentire spiegazioni. Siamo fatti così: toccare con mano un “meracul” per accettare.