Crédit Agricole, Maria Teresa Innocente nominata direttrice regionale del Friuli Venezia Giulia

Cambio al Vertice della Direzione regionale di Crédit Agricole.

Crédit Agricole Italia rinnova i vertici delle due Direzioni Regionali del Nord Est. Dal mese di settembre la pordenonese Maria Teresa Innocente ha assunto la responsabilità della Direzione Regionale Friuli Venezia Giulia con sede a Pordenone, nello storico Palazzo Cossetti.

Laureata in Economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Innocente, che subentra nel ruolo a Massimo Ritella, ha ricoperto in precedenza il ruolo di responsabile del Servizio Marketing Retail dell’ex FriulAdria, di cui è stata anche capo delle Risorse Umane prima dell’integrazione della banca in Crédit Agricole Italia. Nel 2020 è stata nominata direttrice regionale del Veneto e, successivamente, è stata eletta nel Cda di Le Village by CA Triveneto con sede a Padova. La nomina a direttrice regionale del Friuli Venezia Giulia affida a Innocente la guida di una struttura che sul territorio è presente con 74 filiali e 6 Poli Affari, con 460 collaboratori al servizio di quasi 170mila clienti, per circa 6 miliardi di raccolta totale e oltre 2 miliardi di impieghi.

Alla guida della Direzione Regionale Veneto, sempre dal mese di settembre, è stato nominato il manager ligure Giovanni Silvano, già responsabile della Direzione centrale Affari e Agro in Crédit Agricole Italia e, prima ancora, responsabile dell’Area Pianificazione e Sviluppo del Personale a livello di Gruppo.

Laureato in ingegneria elettronica all’Università di Genova, con un master in business administration alla Bocconi, Silvano guiderà lo sviluppo commerciale della banca nei territori storici del Veneto orientale e in quelli di nuovo o recente insediamento, come il Veneto centro-occidentale e il Trentino, già presidiato dalle filiali ex Creval. La Direzione Regionale Veneto, infatti, sovrintende il lavoro di 78 filiali Retail e 10 Poli Affari, con 531 collaboratori al servizio di circa 194 mila clienti, con 5,2 miliardi di raccolta e 3,6 miliardi di impieghi.