Il patto di Udine per aiutare le imprese a superare la crisi da Covid-19

La ripartenza a Udine dopo il Covid.

Un accordo che punta ad agevolare l’accesso al credito per le imprese della provincia di Udine, con urgenti esigenze di finanziamenti finalizzati al sostegno della liquidità aziendale. Questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto il primo settembre, a Udine, nella sede di BancaTer Credito Cooperativo FVG, dal presidente dell’istituto, Luca Occhialini, dal presidente di Confidi Friuli, Cristian Vida, dalla presidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, e dal presidente di Confapi FVG, Massimo Paniccia.

L’intesa prevede condizioni particolari per le imprese associate o associabili, clienti di BancaTer, una proposta sviluppata sinergicamente per offrire un concreto sostegno al rilancio del territorio e alla valorizzazione delle eccellenze locali. Il plafond totale finanziabile è pari a 10 milioni di euro (a esaurimento entro il 31 marzo 2021), gli importi andranno da 100 mila a 500 mila euro, con garanzia Confidi Friuli a prima richiesta fino all’80% e sconto del 65% sulla componente “costo del credito”.

“Con questo accordo, BancaTer prosegue con determinazione nell’azione di sostegno concreto all’economia reale del territorio – afferma il presidente dell’istituto Occhialini –. Per fronteggiare la crisi innescata dall’emergenza Covid, abbiamo messo in campo una serie di interventi e soluzioni puntuali a supporto di artigiani, professionisti e imprenditori locali, oltre che delle famiglie, perseguendo quella che è la vera missione del credito cooperativo. Con la firma odierna, diamo una risposta alla domanda di ulteriore liquidità delle imprese del territorio, permettendo loro di affrontare un passaggio cruciale. È una dimostrazione di fiducia. Oggi più che mai, le aziende vanno sostenute. In questo senso, BancaTer continuerà a fare la sua parte”.

“La situazione continua a rimanere difficile per la nostra economia e per imprenditori che si ritrovano dopo una breve pausa estiva con la permanente incognita della pandemia – commenta il presidente di Confidi Friuli Vida –. Nel definire i contenuti del protocollo abbiamo considerato principalmente l’obiettivo di andare incontro alle esigenze aziendali, pensando non solo all’attuale fase di lenta ripresa, ma anche a un auspicabile rilancio, quando anche le piccole e medie imprese consolideranno gli investimenti per lo sviluppo”.

“La volontà comune è di sostenere le imprese favorendo l’accesso alla liquidità, uno dei nodi più critici in questa fase di crisi economica indotta dall’emergenza Covid-19 – aggiunge Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine –. Dobbiamo accompagnare la ripresa delle attività produttive con ogni mezzo, facendo squadra, ciascuno nel proprio ruolo e secondo le proprie competenze, puntando a semplificare e velocizzare le procedure necessarie per l’accesso al credito e alle garanzie. In questo caso, l’impegno preso è quello di chiudere le pratiche entro 20 giorni dalla loro presentazione e il taglio massimo del finanziamento concesso, fino a 500 mila euro, amplia la platea dei potenziali beneficiari, includendo anche aziende più strutturate. Questo è quello che ci chiedono i nostri imprenditori”.

La necessità di supportare le attività d’impresa in questo momento di particolare criticità è stata sottolineata anche dal presidente di Confapi FVG Paniccia. “L’accordo rappresenta una soluzione immediata per imprese e lavoratori che consente di affrontare i problemi contingenti. Il blocco delle attività e la ripartenza lenta hanno avuto effetti gravi, come l’annullamento di ordini, di commesse in corso, e provocato il drastico calo del fatturato con seri problemi di incasso». Con l’intesa sottoscritta, che nasce dalla collaborazione virtuosa tra istituzioni, banche e imprese, «diamo la possibilità alle piccole aziende in difficoltà, di stare sul mercato e di rimanerci”.