In 10 anni scomparsa quasi la metà delle aziende che producevano latte in Fvg

Per l’assessore all’Agricoltura Fvg necessario creare sinergie.

Dal 2009 ad oggi è scomparso il 44 per cento delle aziende di produzione di latte, con un calo del 20 per cento del quantitativo realizzato a livello regionale. Il risultato è che adesso ci sono meno stalle di dimensioni più grandi. Il vero problema, tuttavia, non sta tanto nella produzione primaria,
quanto nella sua trasformazione. Quasi il 50 per cento del latte esce infatti dalla nostra regione.

“Questo – ha spiegato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier – rende il sistema fragile perché non si riesce a garantire la corretta remunerazione ai produttori primari, vero anello debole della filiera, che purtroppo molte spesso si trovano costretti a chiudere le loro attività”.

L’evento sul latte nelle scuole.

Si è parlato anche di questo oggi a Trieste durante l’evento Latte, alimento salutare per produzioni di qualità”, organizzato a Trieste dalla Camera di Commercio Venezia Giulia nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Latte nelle Scuole” alla presenza, tra gli altri, del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.

“Dobbiamo continuare a fare sinergia per valorizzare al massimo i prodotti delle aziende lattiero casearie della regione – ha proseguito Zannier –. La valorizzazione delle nostre eccellenze è fondamentale per garantire quei fatturati che alla fine consentono alle aziende primarie di produzione di latte di rimanere sul mercato. Per questo dobbiamo lavorare per far capire ai consumatori finali quanto sia importante la provenienza e la qualità di un determinato prodotto”.

Necessario fare sinergia.

Per l’assessore, per sostenere il sistema del Fvg, “bisogna migliorare innanzitutto la collaborazione fra le diverse aziende di trasformazione del latte presenti sul territorio. È necessario fare sinergia, mettersi insieme per sfruttare al meglio le nostre capacità produttive e fare politiche di mercato attraverso le grandi organizzazioni, le uniche che, grazie al loro posizionamento, possono garantire una stabilità di carattere economico”.

Proprio per questo, lo scorso anno, proprio per sostenere la filiera lattiero casearia, la Regione ha creato dei provvedimenti che poggiavano su un principio cardine, ovvero l’obbligo, per i produttori, di aggregarsi. “Con questi strumenti – ha concluso l’assessore – sono già state finanziate richieste per 9 milioni di euro e sono in arrivo altre domande per ulteriori 10 milioni di euro”.