Cala il numero d’imprese, bene le startup: economia del Friuli tra luci ed ombre

Pubblicato il report della Camera di Commercio di Pn-Ud.

Elaborato dal centro studi della Camera di Commercio di Pn-Ud il report sui dati dell’economia del Friuli Venezia Giulia per il 2019. Calano le imprese, ma crescono le unità secondarie. Crescono le startup e i contratti di rete, ma l’iniziativa d’impresa stenta, con iscrizioni di nuove imprese in calo.

Dal 2013 a oggi sono calate di 5.231 unità (-4,9%) le imprese registrate in Friuli Venezia Giulia, di cui 2.443 nel settore primario, con una crescita registrata solamente dal settore dei servizi, che nel quinquennio segna un +4,5%. Per quanto riguarda le registrate, sulle 102.187 della regione, il 5,2% risulta in stato di sofferenza, sono calati i fallimenti ma sono aumentate le procedure di scioglimenti e liquidazioni.

Dove si segnala una crescita è invece tra le unità secondarie: dalle 20.523 registrate nel 2001 siamo passati alle attuali 26.199. 

Al 30 novembre 2019, sono 89.359 le imprese attive: a Gorizia 8.698 (9,7%), Pordenone 23.512 (26,3%), Trieste 13.956 (15,6%) e Udine 43.193 (48,4%), con una decrescita dello 0,5% dovuta principalmente dalle società di persone e dalle imprese individuali. In crescita invece le società di capitali che aumentano del 2,6%.

Dati positivi arrivano dalle start up innovative, che al 17 dicembre 2019, sono 227, sostanzialmente stabili. Elemento significativo però è che la regione sia seconda per percentuale di startup rispetto al totale delle nuove società di capitali della provincia, con il 4,7%, subito dopo il Trentino Alto Adige.

Altro elemento confortante sono le 1631 imprese che hanno stipulato un contratto di rete, segno di una forte vocazione di alcune regioni medio-piccole alla collaborazione tra imprese. Se si raffronta il numero di imprese in rete con il totale delle imprese esistenti, i più disponibili alla collaborazione sono proprio gli imprenditori dell Friuli Venezia Giulia.