L’accordo tra il Carnia industrial park e Area di Trieste, nasce lo “smart mountain”

Incontro a Tolmezzo tra i presidenti di Area e di Industrial park.

Lo “smart mountain” e lo sviluppo dell’area montana del Friuli al centro dell’interesse comune di Area science park, Carnia industrial park e Friuli Innovazione. Si è parlato anche di questo, ieri a Tolmezzo, durante l’incontro tra il presidente del parco tecnologico di Tolmezzo Roberto Siagri e la neopresidente di Area science park, di Trieste Caterina Petrillo che così prosegue il suo percorso di conoscenza dei partner e della rete territoriale di Area con la visita al Carnia industrial park e al dimostratore IoT di Amaro di IP4Fvg, il digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia.

Lo smart mountain è un’iniziativa per lo sviluppo tecnologico delle aree montane della regione attraverso la condivisione e l’integrazione di know-how, infrastrutture di ricerca e competenze dei diversi attori dell’ecosistema. L’obiettivo finale è quello di offrire un “set” di servizi al territorio e potenziarne lo sviluppo, in alcuni settori considerati strategici: smart health, filiera legno 4.0 e digital manufacturing.

I vantaggi delle tecnologie quantistiche.

“Sono molte le potenzialità e molte le progettualità condivise con la presidente di Area science park. Mi piace ricordare, in particolare la comune visione sull’opportunità di investimento dell’intero ecosistema regionale sulla computazione quantistica – dichiara Siagri –. I vantaggi delle tecnologie quantistiche si estendono dal settore industriale al chimico e farmaceutico, alle telecomunicazioni, alla finanza. Con la collaborazione delle eccellenze presenti in regione come la Sissa, l’Ictp, i due atenei, gli enti di ricerca e il sincrotrone in Area, e condividendo le conoscenze acquisite è possibile dare vita a una serie di startup nel settore della computazione quantistica che sviluppino le tre macroaree: il calcolatore quantistico, gli algoritmi quantistici e la comunicazione quantistica. La realizzazione di un computer quantistico in regione Fvg, con caratteristiche di riproducibilità su scala industriale, è un’opportunità da non perdere e il nostro territorio ha tutte le carte in regola per esserne il precursore”.

Mettere a sistema competenze diversificate.

Anche secondo Petrillo, lo sviluppo delle tecnologie quantistiche è un tema su cui concentrare sforzi e investimenti futuri e che può essere affrontata con successo solo mettendo a sistema competenze diversificate per realizzare l’intera filiera dell’innovazione, dalla formazione alla ricerca e sviluppo di nuovi dispositivi quantistici, fino ai prototipi per il mercato.

“Area, grazie alle competenze maturate con lo sviluppo delle piattaforme tecnologiche in genomica e intelligenza artificiale, può realizzare l’infrastruttura tecnologica interconnessa a quella della ricerca con un focus specifico sul ruolo degli effetti quantistici nella funzionalità biologica. Si tratta di un aspetto delle tecnologie quantistiche che apre la strada alla realizzazione di dispositivi che emulano il comportamento dei sistemi biologici” ha commentato nel corso del dialogo con il presidente Siagri. Sulle progettualità condivise, ha poi dichiarato “Continueremo a lavorare assieme per rafforzare il digital innovation hub IP4Fvg, la rete e le attività a sostegno delle imprese del territorio con un’attenzione specifica nel caso di Amaro alla digitalizzazione della filiera agricola e dell’area montana. Molto importante per l’inserimento delle attività nella progettualità europea legata alla realizzazione dell’Eosc-European Open Science Cloud sarà la produzione di dati Fair (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable) in esito alla digitalizzazione”.