Il tema della sicurezza stradale in Friuli.
Il Friuli Venezia Giulia detiene un triste primato: è la seconda regione d’Italia più pericolosa per i pedoni. Lo rivelano i dati sugli incidenti e i decessi sulle strade regionali, confermati da tragici eventi recenti che hanno colpito le comunità locali.
Dati drammatici: pedoni e ciclisti a rischio
Secondo la mappa in tempo reale dell’Asaps, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, nel 2025 sono stati undici i pedoni morti investiti sulle strade del FVG, mentre quattro ciclisti hanno perso la vita nello stesso anno. Questi numeri pongono il Friuli Venezia Giulia al secondo posto in Italia, dopo la Liguria, se si rapportano i decessi al numero di abitanti.
Guardando la geolocalizzazione degli investimenti mortali, l’ultima tragedia risale al 9 ottobre ed è quella in cui ha perso la vita a Precenicco, la 17enne Alice Morsanutto. Sono tre i pedoni morti in provincia di Pordenone in questo 2025: un 43enne investito da un’auto a Sequals, un 45enne travolto da un’auto pirata a Vallenoncello e un 65enne ucciso da un autocarro ad Azzano Decimo.
Due le vittime in provincia di Gorizia, entrambe donne: una 77enne investita a Ronchi dei Legionari e una 92enne investita a Doberdò del Lago. Il conto più salato, lo paga la provincia di Trieste che da sola conta cinque vittime: un 47enne investito al raccordo autostradale a Sistiana e un 32enne al raccordo autostradale del capoluogo. A questi si aggiungono una 25enne e una 75enne investite in città e una 70 investita nel parcheggio di un supermercato.
Due mozioni per migliorare la sicurezza stradale.
Per affrontare l’emergenza sicurezza stradale in Friuli Venezia Giulia sono state presentate due mozioni in Consiglio regionale, entrambe con l’obiettivo di proteggere pedoni e ciclisti e rendere più sicure le strade urbane. La prima, proposta dal gruppo Fedriga presidente e guidata dal capogruppo Mauro Di Bert, mira a innalzare i livelli di sicurezza urbana attraverso un percorso condiviso tra Regione, Comuni e forze dell’ordine.
La mozione richiama l’urgenza di fornire strumenti concreti ai Comuni, spesso impossibilitati a intervenire su strade non di loro competenza, e sottolinea come la sospensione dell’uso di telelaser e autovelox negli ultimi anni abbia ridotto le possibilità di prevenzione degli incidenti. Di Bert spiega: “Abbiamo strade dove si corre troppo. È fondamentale dare ai Comuni strumenti efficaci per tutelare pedoni e ciclisti e rendere sicure le vie di transito nei centri abitati. L’obiettivo – anticipa
Di Bert – è quello di avviare un percorso operativo che coinvolga Regione, Enti locali e forze dell’ordine, per rendere più sicure le vie di transito nei centri abitati“.
La seconda mozione, presentata dal consigliere di Forza Italia Roberto Novelli, propone invece un approccio strutturale, attraverso la creazione di un fondo regionale dedicato alla sicurezza stradale dei Comuni e una mappatura delle strade urbane più critiche. Novelli punta a sostenere interventi mirati che riducano la velocità dei veicoli e introducano soluzioni già sperimentate in Europa, come attraversamenti pedonali rialzati, isole salva pedoni e restringimenti di carreggiata.
“Vogliamo accompagnare concretamente i Comuni nel miglioramento della sicurezza urbana, proteggendo pedoni e ciclisti, soprattutto vicino a scuole, fermate del trasporto pubblico e aree commerciali – afferma Novelli –. Questi interventi hanno un impatto immediato sulla riduzione della velocità e sulla prevenzione degli incidenti”.




