L’idea avanzata dagli agricoltori in caso di piena del Tagliamento.
La sicurezza idrogeologica del Tagliamento torna al centro del dibattito regionale con la proposta degli agricoltori del Medio Tagliamento, che mettono a disposizione circa 400 ettari di terreni agricoli (ma potrebbero aggiungersene molti altri) tra Pinzano e Dignano, per gli allagamenti controllati in caso di piena.
L’iniziativa è stata presentata oggi in conferenza stampa da Markus Maurmair, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, insieme all’eurodeputato Alessandro Ciriani e a Erminio Barna, rappresentante dell’Associazione Agricoltori del Medio Tagliamento.
“La mitigazione del rischio idrogeologico del Tagliamento è una sfida complessa, sia dal punto di vista tecnico che ambientale”, ha detto Maurmair. “A sessant’anni dalle gravi alluvioni del passato, la Regione e le istituzioni coinvolte stanno facendo passi importanti per proteggere cittadini e proprietà in caso di piena centenaria”.
“È con questo spirito che sono stato il primo firmatario della mozione che ha portato 12 professionisti indicati dai Comuni rivieraschi – spiega il consigliere – a confrontarsi con l’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali. Da quel lavoro, è scaturito un primo risultato fondamentale per la sicurezza dei territori: l’attivazione delle procedure per adottare un Documento di caratterizzazione funzionale e ambientale del progetto (Docfap) unico per l’intero bacino del Tagliamento. Un passaggio in linea con quanto sempre sostenuto dall’assessore Fabio Scoccimarro, secondo cui le opere previste dal Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra) e le eventuali alternative debbano essere considerate lungo tutto il corso del fiume“.
“Oggi, coerentemente con questa impostazione – conclude Maurmair -, contribuiamo in modo costruttivo al processo di messa in sicurezza del Tagliamento, portando sul tavolo nuove proposte che non generino contenziosi“.
L’intervento dell’assessore Scoccimarro
L’assessore alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha accolto la disponibilità degli agricoltori: “Ogni idea propositiva e non ideologica è ben accetta. Porterò al presidente Fedriga e alla viceministro Gava questa offerta: è un atto propositivo rispetto rispetto a un passato di scontri ideologici e campanilistici. La questione resta tecnica, e nelle prossime settimane ascolterò le prime impressioni del professor Andrea Rinaldo, esperto mondiale di idrologia”.
Scoccimarro ha sottolineato che l’obiettivo è garantire la sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture, rispettando l’ambiente e coinvolgendo il territorio. “Si tratta di un elemento utile per le valutazioni che verranno effettuate nelle prossime fasi progettuali”, ha aggiunto.
