Vendono con l’inganno i rilevatori di gas, l’allarme truffe in Friuli

Le possibili truffe sui rilevatori di gas in Friuli.

Dopo una fase di silenzio sono ricominciate in Friuli Venezia Giulia le vendite a domicilio dei rilevatori di gas al prezzo di 299 euro, spropositato rispetto al loro reale valore. Lo comunica Federconsumatori Udine, che mette in guardia da possibili truffe.

Come spiegano dall’organizzazione, i sedicenti agenti preparano il terreno affiggendo e imbucando nelle cassette delle lettere volantini in cui preannunciano il loro passaggio, avviso che motteggia i save the date ufficiali che vengono di prassi affissi in occasione delle sostituzioni massive di contatori o di interventi alla rete idrica. In seguito, prendono di mira principalmente le persone anziane, presentandosi come funzionari del Comune e affermando che per legge è obbligatorio installare un rilevatore di fughe per il gas.

“Nei casi segnalatici concentrati nella città di Udine e nella zona di Tricesimo – dicono ancora da Federconsumatori – alcune persone sono state indotte ad acquistare questi dispositivi e a pagare, seduta stante, 299 euro in contanti, paventando il rischio che dimenticare il fornello del gas acceso o addormentarsi dimenticando il camino in funzione potrebbe causare incidenti potenzialmente letali. Il documento rilasciato presenta alcuni passaggi illuminanti: lo spazio da compilare per indicare il “numero di telefono dei famigliari per i clienti al di sopra dei 65 anni di età” dà una chiara idea di quale sia il target. In uno dei casi che ci hanno segnalato vittime del raggiro sono due coniugi sordomuti, convinti all’acquisto da un sedicente venditore spacciatosi per funzionario comunale”.

E non finisce qua. “Inoltre, in totale contrasto con quanto affermano a voce, in caratteri più piccoli ricordano che la sottoscrizione del contratto non è da ritenersi obbligatoria e, in caratteri ancor più minuscoli, viene fatta sottoscrivere l’autorizzazione a effettuare registrazioni audio della conversazione, presumibilmente per cautelarsi in un momento successivo in caso di contestazioni sull’operato degli agenti” spiegano dall’associazione. Come tutelarsi quindi? “In primis non sottoscrivendo alcunché, ovviamente; nel caso invece in cui sia già firmato il contratto è possibile, entro 14 giorni, esercitare diritto di ripensamento, previsto dal Codice del consumo chiedendo la restituzione di quanto versato – concludono a Federconsumatori -. Per segnalare ulteriori casi e richiedere assistenza è possibile rivolgersi ai nostri sportelli territoriali”.