Comuni in grande difficoltà, perso un dipendente su 4 in pochi anni

Emorragia di personale dai Comuni.

I Comuni del Friuli continuano a perdere personale: in pochi anni, se n’è andato praticamente uno su quattro. Un’emorragia che mette in difficoltà gli enti locali, soprattutto quelli più piccoli.

Negli ultimi anni, infatti, i Comuni del Fvg hanno perso mediamente il 19,8 per cento dei dipendenti, con punte, secondo i dati del Ministero delle Finanze del 2022, che arrivano anche al 25,5 per cento. Una vera e propria fuga.

“A causa di questa emorragia di personale oggi le amministrazioni locali sono in difficoltà nel coprire i posti vacanti e a generare quel ricambio generazionale utile anche ad affrontare le nuove sfide della digitalizzazione e dell’evoluzione tecnologica e comunicativa – afferma il candidato del Patto per l’Autonomia nella circoscrizione di Udine, Gianluca Casali -. Davanti a noi si apre una stagione densa di nuove sfide legate alle politiche di sviluppo con incentivi economici di livello nazionale ed europeo e risulta complicato se non impossibile affrontarle in queste condizioni”. Per Casali, la situazione è in continuo peggioramento, anche a causa dei tempi lunghi, troppo lunghi, dei concorsi pubblici.

Di segno nettamente opposto la situazione dei dipendenti della Regione che nello stesso periodo crescono del 16,1 per cento: “Questo è un segnale evidente di migrazione delle persone verso l’ente principale. Sono necessari interventi per parificare le condizioni di lavoro, superando definitivamente le differenze – continua Casali -, in modo da avere un comparto unico effettivo anche nella realtà. Inoltre vanno studiate delle forme incentivanti per i dipendenti dei piccoli Comuni che alle volte lavorano in zone svantaggiate, come i Comuni di montagna o della zona di confine, per mantenere queste professionalità anche nei territori di periferia”.

A questo problema, inoltre, si aggiunge la continua e cronica carenza di Segretari Comunali: “Ritengo necessario ridare dignità ai Comuni soprattutto a quelli medi e piccoli, favorendo le aggregazioni e lo sviluppo di servizi condivisi, nonché studiare delle forme incentivanti per riportare e trattenere i giovani nella pubblica amministrazione”.