Folkest premia i 99 Posse, scoppia la polemica. Fdi: “E’ disdicevole”

Polemica sui 99 Posse a Folkest.

Scoppia la polemica intorno al Premio alla carriera assegnato al gruppo musicale napoletano 99 Posse dal Festival Folkest. A criticare duramente la decisione è la senatrice di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti, che definisce “disdicevole” il riconoscimento.

“La cosiddetta ‘coerenza ideale’ dei 99 Posse, osannata dal direttore artistico del Festival – attacca Tubetti – si fonda su decenni di anacronistiche retoriche violente, anti-istituzionali e apertamente antagoniste nei confronti dello Stato“. A sostegno della sua posizione, la senatrice cita alcuni testi del gruppo: “C’è chi dice che la polizia è qua pe’ proteggerci / io li vedo armati fin sopra i denti e pronti a reprimerci” e “Con la divisa o senza, resta sempre repressione / con un distintivo o con una svastica è la stessa oppressione”.

“Considero questi messaggi d’odio – prosegue – e mi stupisco che possano essere definiti ‘energia necessaria’ dagli organizzatori del festival”. Tubetti punta il dito anche sui sostegni istituzionali all’evento: “Ricordo che tra gli sponsor del festival ci sono l’Unesco, il Ministero degli Esteri, il Ministero della Cultura e la Regione Friuli Venezia Giulia. Siamo di fronte a un paradosso istituzionale: da un lato si finanziano con fondi pubblici festival e premi culturali, dall’altro si legittimano soggetti che rivendicano l’occupazione dei centri urbani, la disobbedienza sistematica e il rifiuto dell’autorità”.

Poi l’affondo finale: “Se davvero questi pseudo-anarchici disconoscono lo Stato, abbiano allora il coraggio e la coerenza di rifiutare i riconoscimenti ufficiali che dallo Stato vengono finanziati, ed eventuali sostegni economici o gettoni di presenza. Il dibattito culturale va difeso e rappresenta sempre motivo di crescita – conclude Tubetti – ma è impensabile che si traduca nella celebrazione pubblica dell’odio camuffato da arte“.