Dalla Carnia l’innovazione per la longevità: un progetto allena la mente degli over 70 al telefono

Il progetto per l’invecchiamento attivo in Carnia.

Di fronte al rischio di marginalizzazione e all’elevato invecchiamento demografico (in Carnia oltre il 30% della popolazione ha più di 65 anni), le comunità montane trovano nel digitale uno strumento per l’invecchiamento attivo e il benessere cognitivo. La buona notizia arriva dalla Carnia, dove la Cooperativa sociale Cramars ha concluso la sperimentazione di Silver in Alps, un progetto innovativo finanziato con risorse PNRR (fondo NextGenerationEU) e realizzato in partnership con Optimens Srl-sb, nell’ambito del consorzio iNEST.

L’iniziativa ha coinvolto per tre mesi persone over 70 in un programma di allenamento cognitivo personalizzato, somministrato interamente via telefono, con l’obiettivo di prevenire i rischi legati al declino cognitivo. I dati rilevati hanno confermato l’efficacia del training e la validità dell’integrazione tra innovazione digitale e sociale nelle terre alte per promuovere salute e autonomia.

La tecnologia al servizio dell’invecchiamento attivo.

“Siamo partiti da un dato molto semplice ma importante: in Carnia l’invecchiamento è particolarmente forte, soprattutto nei piccoli comuni di montagna – spiega la presidente della Cooperativa Cramars, Stefania Marcoccio -. Per questo abbiamo scelto di intervenire dove il bisogno è più evidente. Abbiamo messo insieme innovazione digitale e relazioni umane, perché crediamo che la tecnologia abbia senso solo se è al servizio delle persone e dei territori”.

La fase di coinvolgimento ha visto l’organizzazione di incontri e laboratori con la Comunità Montana della Carnia e il Servizio sociale dei Comuni della Carnia, raggiungendo circa trecento cittadini over 70 e costruendo la fiducia necessaria per il successo del progetto.

Silver in Alps: obiettivi e metodologia

Silver in Alps è un modello di innovazione sociale che integra la ricerca scientifica con l’intervento sul campo, focalizzato sulla promozione dell’invecchiamento attivo nelle aree montane. Il progetto ha interessato nove Comuni della Carnia periferici e “ultraperiferici”: Amaro, Cavazzo Carnico, Arta Terme, Comeglians, Ovaro, Ravascletto, Preone, Socchieve e Prato Carnico.

Il fulcro dell’iniziativa è il training cognitivo personalizzato sviluppato da Optimens Srl-sb, società di Trieste fondata da neuroscienziate. Il percorso si è articolato in 12 conversazioni telefoniche individuali, supportate da una piattaforma avanzata per erogare esercizi mirati all’allenamento di memoria, attenzione, fluenza verbale e funzioni esecutive. Questo metodo si è rivelato fondamentale per il contesto montano, superando gli ostacoli logistici e facilitando la partecipazione degli anziani nelle aree più isolate.

Autonomia e socialità come risultato

Accanto al potenziamento cognitivo, il progetto ha generato un risultato altrettanto cruciale per l’invecchiamento attivo: il rafforzamento della socialità e del benessere emotivo. Il dialogo autentico sviluppato tra le operatrici e gli utenti durante le sessioni telefoniche ha favorito un importante scambio reciproco.

“Silver in Alps – aggiunge Stefania Marcoccio – è un progetto che nasce dal territorio per il territorio. Abbiamo costruito un modello replicabile di innovazione sociale radicato nei bisogni reali. Non si tratta di un intervento assistenziale, ma di un processo trasformativo verso comunità più autonome e consapevoli, capaci di prendersi cura del proprio futuro”. Il progetto dimostra che anche nelle terre alte è possibile sperimentare soluzioni innovative per l’invecchiamento attivo e rafforzare il capitale umano e relazionale.

Presentazione dei risultati e incontri aperti

I risultati di Silver in Alps saranno presentati mercoledì 29 ottobre a Tolmezzo, alle 9.45 nella Sala conferenze Centro Servizi Museali (via della Vittoria 4), in occasione dell’Open Talk “Innovazione sociale e digitale per la qualità della vita nella montagna che invecchia”, condotto dalla giornalista Alessandra Ceschia.

Interverranno: Anna Zenarolla (Università di Trieste), Laura Pagani (Università degli studi di Udine), Olga Puccioni (CEO di Optimens) e Annalisa Bonfiglioli (Vicepresidente Cramars). La restituzione degli esiti vedrà la partecipazione di Adelia Candotti (Comunità di montagna della Carnia), Paola Dario (Servizio sociale dei Comuni), Daniele Cortolezzis (UniBZ) e Ludovica De Giovanni (Optimens). Le conclusioni saranno affidate a Stefania Marcoccio. Sarà inoltre diffuso il video intervento della giornalista medico-scientifica Angelica Giambelluca.

Nei giorni 29 e 30 ottobre si terranno anche laboratori per la popolazione over 65 del comprensorio carnico, nell’ambito dell’iniziativa VESTU? del Comune di Tolmezzo. Tra le attività (a numero chiuso, prenotazione obbligatoria Cramars: 043341943): “Passeggiata lenta” a cura di Anna Previt, il laboratorio “Allenamente” di Optimens, MovinMent a cura del Servizio Sociale dei Comuni e Cooperativa Itaca, e l’escursione “Leggiamo il territorio e ricordiamolo” a cura di Bruno Mongiat. Chiuderà l’esperienza in Realtà Virtuale “La bellezza delle montagne accessibile a tutti”, a cura di VirtuAlp (Paolo Di Leno).