Maltempo in Friuli: chiusi alcuni guadi, alberi caduti e disagi in montagna

Il punto sul maltempo in Friuli.

Da tutto il giorno piove sul Friuli mentre le montagne sono tornate a imbiancarsi: l’allerta meteo durerà fino a domani a mezzogiorno. Il maltempo ha provocato alcuni disagi: la Protezione Civile ha segnalato la chiusura di due guadi (a Murlis e a Rauscedo), dissesti stradali lungo la SP49 tra Buia a Udine, l’esondazione della roggia con allagamento della rotatoria stradale a Udine e l’allagamento della strada che collega Fagagna e Farla di Majano. Allagamenti di viabilità si segnalano anche a Campoformido e Reana del Rojale.

In montagna sono cadute abbondanti nevicate: tra Rigolato e i paesi a valle, in prossimità della regionale 355, sono caduti alcuni alberi; sono intervenuti i vigili del fuoco volontari di Rigolato. I mezzi spargisale sono in funzione da ieri notte, ma la coltre bianca ha creato problemi alla viabilità, soprattutto in Val Degano, anche se disagi si sono registrati anche sulla strada che porta a Claut e sulla 465 da Prato Carnico.

Sempre a Rigolato, il centro è rimasto chiuso alcune ore perché due camion si sono bloccati sulla strada. Nelle frazioni di Ludaria e Riciul c’è stata un’interruzione di energia elettrica, mentre Givigliana è isolata a causa di un albero sulla strada. Nell’area di Sappada, invece, una valanga è caduta sulla pista del Monte Siera (che era chiuso), senza per fortuna coinvolgere nessun escursionista.

Nel corso delle ultime 24 ore sono piovuti sulla fascia prealpina tra 80 e 120 mm medi (con picchi di 170 mm a Piancavallo e 190 mm circa a Uccea), sulla fascia alpina 50-80 mm, sulla pianura 20-60 mm con accumuli più abbondanti sul Pordenonese, tra 10 e 20 mm sulla costa.

Per quanto riguarda la neve i cumulati massimi sono stati tra i 50 e i 70 cm sopra i 1300-1500
m circa; la quota neve si è attestata attorno ai 1000 m sulla fascia prealpina affacciata sulla pianura, accumuli di neve al suolo fino a 500-600 m sulle altre zone ma la quota neve è stata anche inferiore sulla Carnia e sulle zone alpine interne.

Lo Scirocco ha soffiato per tutta la mattina sulla costa ma penetrando anche in pianura con raffiche forti e persistenti che hanno visto picchi superiori a 80 km/h su Grado, Lignano e anche Trieste. La persistenza del vento ha portato a mareggiate, specie tra Lignano e Grado, che però non si sono sommate all’effetto di acqua alta: la marea infatti a Grado non ha superato i 100 cm
misurati alle 9.

Nel bacino del fiume Torre-Isonzo sono stati registrati superamenti del livello di attenzione delle stazioni idrometriche di Ponte Sambo e Molmentet sul torrente Cornappo, di Attimis sul Torrente Malina e di Tarcento e Musi sull’asta principale del Torre. La diga di Salcano attualmente scarica una portata superiore ai 400 mc/s e i livelli a valle della stessa sono sotto il livello di guardia in leggero aumento.

Nel bacino del Torrente Cormor è stato superato il livello di attenzione a Tavagnacco, Colugna e
Basaldella. Nel bacino del Tagliamento è stato superato il livello di attenzione a Ponte Armistizio e a Travesio. Lungo l’asta del fiume Livenza sono state superate le soglie di guardia a Sacile e San Cassiano, pertanto è stato attivato il Servizio di Piena per la competente tratta statale.

Dalle 12:00 di oggi il Nue 112 ha ricevuto 33 chiamate legate all’evento meteorologico in corso Dall’inizio dell’allerta sono stati impegnati oltre 50 volontari per le varie attività di monitoraggio e intervento a supporto della popolazione.

Le previsioni per le prossime ore.

Il fronte principale sta passando sulla regione con precipitazioni ancora abbondanti, specie sulle Prealpi Giulie. Il vento è in rotazione da Scirocco a Libeccio moderato. In serata, dopo le ore 20 circa, i fenomeni si attenueranno: le precipitazioni saranno più moderate e saltuarie. Per tutta la fase notturna vi sarà quindi un relativo miglioramento nonostante qualche residua precipitazione sparsa. La quota neve in genere si attesterà sugli 800 m circa con oscillazioni in base alla località.