Una messa in friulano per “ringraziare” la Cei della bocciatura

Dopo la bocciatura una messa in friulano per “ringraziare” la Cei.

Una messa in friulano per “ringraziare” la Cei e i vescovi italiani che hanno votato contro all’approvazione del Messâl Roman par furlan. La messa in lenghe furlane sarà celebrata domenica 26 novembre 2023 alle ore 15.00 nella chiesetta di san Giacomo, sulle rive del Tagliamento, a Villanova di San Daniele (si accede da Via Zara). “Pregheremo in lingua friulana, col Messâl par furlan sull’altare, come facciamo da oltre 50 anni e lo faremo con tutti coloro che vorranno pregare insieme a noi”, commenta la Glesie Furlane.

La bocciatura del Messale in friulano.

Il Messale in friulano è stato bocciato nuovamente dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana composta da 231 vescovi). Dopo la prima bocciatura di 17 anni fa al Messale in friulano è stato nuovamente negato l’avallo dei vescovi italiani: era necessaria la maggioranza qualificata dei 2/3 che significa che sarebbero serviti i due terzi degli aventi diritto (154 su 231 totali); il risultato è stato ben diverso: 173 votanti di cui 114 a favore, 50 contrari e 9 astenuti.

L’amarezza della Glesie Furlane.

La posizione della CEI non ci sorprende affatto, ma ci rimane l’amarezza per il duro lavoro portato avanti in questi oltre 50 anni per il riconoscimento del Messale in lingua Friulana. Per trenta anni ci hanno detto che la lingua friulana non era una lingua riconosciuta dallo Stato: come se la liturgia religiosa (della Chiesa) dovesse dipendere dalla legislatura laica di uno stato.

Quando nel 1999 è stata approvata la legge n 482 che tutela le minoranze linguistiche storiche, ci hanno fatto attendere altri 17 anni perché la Tertia Editio Typica doveva essere tradotta prima in italiano: come se una lingua minoritaria come il friulano non potesse avere la traduzione prima della lingua italiana.

Quando anche l’italiano è arrivato al termine della traduzione, a inizio 2023 ci hanno obbligato ad aggiungere le traduzione di tutte quelle parti aggiunte alla versione italiana che non ci sono in latino: come se il nostro Messâl par furlan non dovesse dipendere dalla versione ufficiale latina, ma dalla traduzione italiana… Ora ancora uno stop: è un nuovo segnale, se ce ne fosse il bisogno, del clima altamente negativo verso le lingue minoritarie e la mancanza di attenzione verso i loro parlanti.

E mentre la “Chiesa di palazzo” continua a negare al popolo friulano un sacrosanto diritto, negando l’autorizzazione al Messâl Roman par furlan, la società civile sembra essere più attenta della gerarchia religiosa: ringraziamo i molti rappresentanti delle istituzioni amministrative e culturali regionali, e non solo, che da più parti si sono sollevate in un coro unanime stigmatizzando il rifiuto della Conferenza Episcopale Italiana.

Appuntamento quindi domenica 26 novembre 2023 alle ore 15.00 nella chiesetta di san Giacomo, sulle rive del Tagliamento, a Villanova di San Daniele (si accede da Via Zara).