Pagamenti cash o elettronici? Ai friulani piacciono ancora i contanti

I dati del Cashless Index sui pagamenti elettronici.

Ai friulani piace ancora il contante: a dirlo è la classifica dell’Osservatorio della Community cashless society elaborata da The european house Ambrosetti, che vede la nostra regione al 9° posto in Italia (e penultima nel Nordest) dal punto di vista della diffusione dei pagamenti elettronici rispetto a quelli con “soldi di carta”.

L’Indice è basato su 16 Key Performance Indicator (KPI) raggruppati in 2 macro-aree: “Fattori abilitanti” (come ad esempio la presenza di banda larga) e “Stato dei pagamenti” (ad esempio il numero di transazioni con carta di credito o il numero di acquisti e vendite online). In base alla graduatoria che se ne ricava, le regioni più cashless d’Italia sono Lombardia e Piemonte; sul terzo gradino del podio la Toscana. Il Fvg, come detto, è nono: solo il Veneto, tra le regioni del Nord, è peggio di noi da questo punto di vista.

Il Friuli Venezia Giulia, infatti, si accontenta di un indice di cashless pari a 5,84 (su una scala tra 0 e 10), perdendo due posizioni rispetto al 2021, quando il punteggio era di 6,20; nel 2020 era ancora più alto, arrivando a 6,45. Insomma, non solo ai friulani piacciono ancora i contanti, ma addirittura sembra che negli ultimi due anni abbiano ridotto l’uso di carte di credito e pagamenti elettronici.

D’altronde, anche l’Italia rispetto ad altri Paesi europei dimostra una certa ritrosia, con un numero di transazioni pro-capite di 61,5 (nel 2019 erano 61,7) contro una media europea di 142. A frenare l’uso dei pagamenti elettronici sono soprattutto la paura di frodi e i problemi nell’accettazione riscontrati da almeno un italiano su quattro.