Il periodo friulano di Pasolini protagonista all’esame di Maturità

Appendice 1, all’esame di Maturità la poesia di Pasolini scritta nel periodo friulano.

C’è anche un po’ di orgoglio friulano nelle tracce della prima prova all’esame di Maturità: Pier Paolo Pasolini torna in classe, con una delle sue poesie giovanili, Appendice 1, scritta appunto nel suo periodo friulano.

La poesia scelta, infatti, non proviene dalla produzione più nota e studiata dell’autore romano d’adozione, bensì dal suo primo periodo creativo, quando il giovane Pasolini viveva e scriveva immerso nel Friuli delle origini. Una fase considerata da studiosi e appassionati come fondamentale per comprendere l’evoluzione del suo pensiero e della sua poetica.

La sorpresa del Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia.

Una traccia, che ha colto di sorpresa e insieme emozionato anche il Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, come ha dichiarato il presidente Marco Salvadori: “Gli esami di maturità oggi ci hanno riservato la gradita sorpresa di trovare fra le tracce anche una riflessione su una poesia di Pasolini, “Appendice 1” e la cosa più sorprendente è che questa poesia è stata scritta nel periodo friulano, dunque in quella fase di formazione necessaria per comprendere la figura e le espressioni artistiche del Pasolini successivo e più noto, quello “romano”. Tutto ciò ci restituisce l’attualità di questo grande intellettuale del secondo Novecento italiano, che, a 50 anni dalla morte, è vivo più che mai e la sua voce e la sua poesia raccontano ancora l’attualità di questa Italia”.

“Pasolini dialoga in maniera costruttiva con i giovani, che si interessano progressivamente a lui, come dimostrano le continue visite e frequentazioni di Casa Colussi e del Centro studi Pasolini di Casarsa della Delizia da parte di scolaresche e studenti – continua Salvadori – . Ed è proprio con i giovani e per i giovani che vogliamo sempre più lavorare, a cominciare, nel futuro immediato, dalla Scuola Pasolini che a settembre porterà a Casarsa giovani accademici dall’Italia e dall’Europa e dal convegno internazionale del 2 novembre che andrà a chiudere la necessaria riflessione attorno a temi ancora irrisolti della sua morte, ma in prospettiva lascia Pasolini e la sua grande attualità agli anni che verranno”