Il malcontento dei ristoranti di montagna in Friuli: il piano delle riaperture da noi non è fattibile

Il malcontento dei ristoranti di montagna in Friuli.

A molti è sembrata una beffa. Ad altri, una vera e propria discriminazione. Fatto sta che il piano delle riaperture voluto dal governo a partire dal 26 aprile non piace, per usare un eufemismo, ai ristoratori che operano in montagna in Friuli.

Dubbi sulle riaperture in Fvg, un ristoratore di Tarvisio: “Rimpiango Conte”.

Cenare all’esterno a Tarvisio, Paluzza o Sappada – soltanto per fare alcuni esempi, ma vale per tutto l’arco alpino – con temperature prossime allo zero, se non inferiori, è impensabile non soltanto ad aprile, ma anche oltre. Molti ristoranti, inoltre, non dispongono nemmeno degli spazi esterni da poter utilizzare per pranzi e cene, quindi il problema non si pone nemmeno.

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E così, tra ironia sui social, ma anche tanto malcontento, i ristoratori di montagna guardano al 1° giugno, quando secondo il cronoprogramma del governo potranno riaprire anche le attività dotate dei soli spazi interni. Dopo lunghi mesi di chiusura, un altro rinvio e un’ulteriore beffa. La rabbia è anche di molti clienti, che speravano di poter tornare a pranzo e cena fuori, riassaporando almeno un po’ di normalità.