Premio Bontà Unci 2025: storie di altruismo e dedizione, ecco i premiati

La 25° edizione del Premio Bontà dell’Unci-Udine.

Valorizzare chi trasforma la quotidianità in un gesto di altruismo e servizio: questo è l’obiettivo del Premio Bontà U.N.C.I. – Città di Udine, giunto quest’anno alla sua 25ª edizione. Sabato 13 dicembre, a Palazzo D’Aronco, l’evento ha celebrato persone e realtà che contribuiscono in modo significativo alla comunità friulana, rendendo il tessuto sociale più coeso e umano.

A ricevere i riconoscimenti 2025 sono stati il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Stazione di Cave del Predil, l’Associazione Culturale Campo e il giornalista Toni Capuozzo. Il Grande Ufficiale Carlo Del Vecchio, presidente della sezione Udine dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia, ha sottolineato come “la bontà non sia un gesto eccezionale, ma un filo che intreccia vite e comunità, trasformando la quotidianità in un atto di servizio”.

Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità civili e militari, tra cui il presidente del Consiglio Regionale Mauro Bordin, il vicesindaco di Udine Alessandro Venanzi, il presidente di Ente Friuli nel Mondo Franco Iacop e il maggiore Fabrizio Betto degli Alpini. L’evento, impreziosito dagli intermezzi musicali di Nicoletta Tari e Alessio Zoratto, ha celebrato storie di dedizione e generosità che spesso si svolgono lontano dai riflettori, ma rappresentano un pilastro fondamentale della vita della comunità.

Il Premio Bontà ha il patrocinio del Consiglio Regionale FVG, del Comune di Udine, di Confindustria Udine, della Camera di Commercio Pordenone Udine, di Confartigianato Imprese Udine, del Csen Comitato Regionale FVG, dell’Ana di Udine e del Panathlon Club Udine.

I premiati.

Cnsas Stazione di Cave del Predil.

Il Cnsas – Stazione di Cave del Predil è stato insignito del Premio Bontà 2025 per l’instancabile impegno svolto tra le cime delle Alpi Giulie, dove i volontari operano in condizioni spesso estreme pur di garantire la sicurezza di chi frequenta la montagna. Intervengono su pareti, sentieri, ghiacciai e grotte, collaborando con 118 e Protezione Civile, sostenuti da una preparazione continua. Ogni intervento richiede tecnica, lucidità e spirito di squadra, ma è soprattutto la passione per la montagna e per l’essere umano ad animare i volontari. Le loro operazioni di soccorso testimoniano una solidarietà concreta, fatta di competenza e umanità, professionalità e altruismo, fiducia nel valore della vita e nella forza del gruppo. Il loro operato non si limita al momento dell’emergenza: comprende la prevenzione degli incidenti, la formazione dei cittadini e degli escursionisti, la promozione di una frequentazione consapevole della montagna.

Associazione culturale Campo.

L’Associazione Culturale Campo Odv (Torviscosa) ha preso vita a Villaggio Roma, un’esperienza di cittadinanza attiva, memoria e solidarietà, nata per ridare voce e dignità a un luogo e alla sua comunità. Il nome “Campo” riprende il concetto di spazio aperto e terreno fertile, ma anche il ricordo del campo di prigionia n. 107, che lì sorgeva durante la seconda guerra mondiale. L’associazione sceglie di partire da quel passato per trasformarlo: da campo di reclusione a campo di memoria, cultura e solidarietà. Attraverso iniziative artistiche, sociali e ricreative, il sodalizio mira a rafforzare i legami comunitari, promuovendo partecipazione, dialogo e attenzione al territorio. Il suo lavoro si muove su due piani complementari: da un lato la cura della memoria storica e dall’altro la promozione della vita collettiva contemporanea, diventando un motore di coesione, educazione civica e speranza.

Toni Capuozzo.

Toni Capuozzo, nato a Palmanova nel 1948, è una delle voci più autorevoli e rispettate del giornalismo italiano. Dagli anni Settanta ha raccontato guerre e crisi internazionali — dai Balcani all’Afghanistan all’Iraq — con uno sguardo attento alle persone più che ai numeri, restituendo dignità e voce a chi subisce sofferenze e ingiustizie. Nei suoi reportage ha sempre cercato di spiegare le cause profonde dei conflitti, con uno stile sobrio, riflessivo e concreto, lontano dal clamore mediatico. Per anni ha condotto il programma “Terra”, trasformando le inchieste in strumenti di conoscenza, coscienza civile e riflessione. Nel 2022 ha realizzato un video con Papa Francesco sulla guerra in Ucraina, trasmettendo un messaggio di umanità e speranza che ha raggiunto un pubblico ampio. Da molti anni affianca e sostiene attivamente realtà del volontariato, confermando quotidianamente integrità, coraggio e attenzione concreta verso chi ha bisogno.